La Rai e le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Fnc Ugl, Snater e Libersind Confsal, assistite dalla Delegazione Contrattuale Unitaria, hanno firmato martedì 16 luglio 2024 l'ipotesi di rinnovo del contratto collettivo di lavoro 2023-2026 per quadri, impiegati e operai della Rai e delle società del Gruppo.
«L'ipotesi di accordo sottoscritta per il quadriennio 2023-2026, che riguarda circa 9.600 dipendenti, è stata definita dopo una trattativa molto intensa, con l'obiettivo condiviso di dare una risposta rapida alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori», spiega una nota di viale Mazzini.
«In particolare - si legge ancora - le parti hanno voluto dare un segnale di forte attenzione agli aspetti economici, alla luce dell'inflazione registrata nel periodo di riferimento, prevedendo valori rilevanti sull'incremento dei minimi».
Soddisfazione per l'intesa viene espressa dal leader della Cisl Luigi Sbarra, dal responsabile nazionale della Rai per la Fistel Cisl, Pietro Muratori e dal segretario generale Fistel Cisl Alessandro Faraoni. Per il segretario nazionale Ugl comunicazioni, Salvatore Muscarella, «è stato fatto un lavoro importante, che non si poteva dare per scontato, a partire dai riconoscimenti economici».
La Slc Cgil pubblica le novità sulla parte economica, fra cui l'entità degli aumenti e dell'una tantum prevista per settembre 2024, la conferma dello stanziamento aziendale su Fasi Rai (il Fondo Assistenza Sanitaria Interna) per gli anni 2025 e 2026, l'apertura di tavoli tecnici anche su conciliazione vita/lavoro, sedi regionali, apprendistato, chiusura vertenze in essere.
Dopo i passaggi assembleari, l'ipotesi di accordo dovrà essere validata dal referendum dei lavoratori.