CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Riccardo Iacona, conduttore di Presa Diretta (Foto: ImagoEconomica/Fnsi)
Libertà di informazione 30 Apr 2025

Esposto contro Presa Diretta, Costante: «Fnsi senza se e senza ma al fianco dei colleghi»

La segretaria generale: «Documentare quanto sta accadendo a Gaza è un dovere per ogni cronista». Il presidente Di Trapani: «La Rai ringrazi Riccardo Iacona e la squadra». Stampa Romana: «Piena solidarietà ai giornalisti». Usigrai: «Atto intimidatorio nei confronti della redazione».

«Su Gaza serve più informazione, non meno informazione. Documentare ciò che sta accadendo al popolo palestinese, stretto nella morsa tra i terroristi di Hamas e l'esercito di Israele, è un dovere per ogni giornalista. Antisemitismo non è raccontare la tragedia di un popolo, ostaggio di una brutalità senza fine, ma, ad esempio, non prendere le distanze dalla squadraccia che a Dongo, nei giorni scorsi, è sfilata facendo il saluto fascista sul luogo in cui venne fucilato Mussolini».

Alessandra Costante, segretaria generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, interviene così, in una nota diffusa mercoledì 30 aprile 2025, all'indomani dell'annuncio della presentazione di un esposto da parte dell'ex ministro Carlo Giovanardi, di Iuri Maria Prado e del semiologo Ugo Volli al generale Pasquale Angelosanto, coordinatore nazionale per la lotta contro l'antisemitismo presso la presidenza del Consiglio, per il reportage da Gaza trasmesso da Presa Diretta su Raitre il 27 aprile.

«Senza se e senza ma - aggiunge Costante - la Fnsi si schiera al fianco di Riccardo Iacona e della sua trasmissione oggetto di intimidazione. E contemporaneamente invita il generale Angelosanto, più che ad occuparsi di Presa Diretta, ad assumere ogni iniziativa affinché non si debba più assistere ad episodi come quelli di Dongo, nel ricordo di chi firmò le leggi razziali e fu protagonista dell'uccisione di milioni di ebrei».

Su Gaza la Fnsi è già intervenuta più volte. La segretaria generale Costante ha scritto due lettere all'ambasciatore israeliano in Italia per chiedere che i giornalisti non fossero bersaglio delle operazioni militari dell'Idf e che ai cronisti europei fosse consentito entrare nella Striscia per raccontare la guerra e la crisi umanitaria. 

La Federazione della Stampa, inoltre, è stata promotrice di un appello alle autorità israeliane sottoscritto dai direttori dei maggiori quotidiani italiani per aprire Gaza ai giornalisti.

A Riccardo Iacona e alla redazione di Presa Diretta rivolge un ringraziamento il presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani, che «in risposta a chi presenta intimidatori esposti» contro la trasmissione auspica arrivi «un pubblico grazie a Iacona e la sua squadra da parte del vertice della Rai».

L’Associazione Stampa Romana esprime «piena solidarietà ai colleghi di Presa Diretta», definendo l’esposto «un gravissimo e odioso atto intimidatorio nei confronti di chi fa informazione su una vicenda  che é sempre più difficile documentare, come dimostrano le centinaia di giornalisti locali uccisi e feriti. Una mattanza senza precedenti che è un attacco alla libertà di stampa».

E al fianco dei giornalisti si schiera anche l'Usigrai, che rileva: «Le questioni aperte sono molte, a partire dalla sorte degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas. Ma il tentativo di fermare con un esposto il lavoro della redazione di Presa Diretta è un atto intimidatorio nei confronti di chi lavora esclusivamente al servizio dei cittadini e del loro diritto ad essere informati».

@fnsisocial

Articoli correlati