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Assemblea agenzia Dire: «Ancora senza stipendi, estrema preoccupazione» (Foto: dire.it)
Vertenze 11 Mar 2025

Agenzia Dire, l'assemblea dei lavoratori: «Ancora senza stipendi, estrema preoccupazione»

Dopo l'ultimo sciopero e dopo la decisione del Die di sospendere il contratto di fornitura per verifiche sulla nuova società, giornalisti e grafici tornano a ribadire l'apprensione per la situazione che si è venuta a creare a seguito di enormi difficoltà aziendali. La solidarietà dell'Usigrai.

L'Assemblea dei giornalisti e dei grafici dell'agenzia Dire, assieme al Cdr e alle Rsa, torna a ribadire «estrema preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare a seguito di enormi difficoltà aziendali non ancora risolte». Così i lavoratori in un documento pubblicato martedì 11 marzo 2025 anche sul sito web dell'Associazione Stampa Romana.

«Alla preoccupazione per il mancato pagamento degli stipendi di gennaio 2025, e senza alcuna notizia rispetto a febbraio 2025, si aggiunge ora l'apprensione per la decisione del Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria di sospendere il contratto di fornitura del servizio di agenzia di stampa, a partire da giovedì 6 marzo, per verifiche sulla nuova società creata nell'ambito di un complesso piano di riorganizzazione per superare i problemi ereditati dalla precedente gestione», si legge ancora.

I lavoratori della Dire chiedono, pertanto, «all'editore, di assumere le proprie responsabilità sbloccando la situazione stipendiale, dando immediatamente gli stipendi di gennaio 2025, e di corrispondere quelli di febbraio 2025 nei tempi previsti, nonché di completare il pagamento di quelli di gennaio 2024 per quei lavoratori illegittimamente e ingiustamente sospesi all'inizio dello scorso anno; all'azienda, di garantire il massimo della trasparenza sulla situazione economico-amministrativa e sui procedimenti in corso; al Dipartimento, di svolgere gli accertamenti nel minor tempo possibile nella speranza di vedere quanto prima di nuovo riconosciuto il contributo previsto per l'agenzia».

I lavoratori della Dire e le loro famiglie, conclude il documento, si aspettano che «Azienda e Dipartimento facciano tutto il possibile affinché ottengano la giusta retribuzione, a cui hanno diritto secondo contratto. Non può essere sempre il corpo lavorativo a pagare il prezzo di una situazione che, dal 2023, ha già visto mettere in atto da parte dell'azienda licenziamenti e sospensioni e, ancor prima, quasi due anni di regime di solidarietà».

Usigrai, solidarietà alle colleghe e ai colleghi dell'agenzia Dire
L'Usigrai esprime solidarietà alle colleghe e colleghi dell'agenzia Dire da due mesi senza stipendio. Un grido d'appello che non può rimanere inascoltato. Non possono essere i dipendenti a pagare per la sospensione di un contratto di fornitura. Chiediamo a tutte le parti interessate di vigilare perché la situazione si sblocchi velocemente. Affamare i giornalisti e tutto il comparto dell'editoria significa ridurre spazi di democrazia e pluralismo in periodo in cui fake news e revisionismo cercano di condizionare l'opinione pubblica.
Esecutivo Usigrai

@fnsisocial

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