Sconcerto e preoccupazione, insieme con la richiesta di fare piena luce e verità in tutte le sedi competenti sui fatti denunciati. Questa la reazione di Assostampa, Ordine regionale dei giornalisti, Articolo21 e Gruppo giornalisti pensionati del Friuli Venezia Giulia, da un lato, e delle Commissioni pari opportunità della Fnsi, del Cnog, dell'Usigrai e di Giulia Giornaliste, dall'altro, in merito alla vicenda riguardante presunti atti di molestie all'Acon (l'agenzia di stampa del Consiglio regionale del Fvg) resi noti nei giorni scorsi in una conferenza stampa dal vicepresidente del Consiglio Regionale del Fvg Francesco Russo.
«Ordine dei giornalisti, Assostampa, Articolo 21 e Gruppo giornalisti pensionati del Fvg seguono con attenzione e preoccupazione» il caso e auspicano «che venga fatta quanto prima chiarezza», si legge in una nota congiunta diffusa lunedì 25 marzo 2024.
Mentre Cpo Fnsi, Cpo Odg, Cpo Usigrai e Giulia Giornaliste ricordano che, come reso noto da Russo nel corso della conferenza stampa, «al 31 gennaio scorso dei sei dipendenti (più il direttore) di Acon, tre (donne) hanno interrotto il rapporto sostenendo di essere state soggette a molestie, e altri due hanno chiesto aspettativa o trasferimento».
Confidando che «quanto prima siano fatte piena luce e verità in tutte le sedi competenti sui fatti denunciati», le Cpo e Giulia «esprimono il loro sconcerto e rivolgono vicinanza e solidarietà alle colleghe. Già dal sondaggio Cpo Fnsi del 2019 – rilevano – risultava che l'83 per cento delle colleghe nelle redazioni aveva subito una qualche forma di molestia».
Le Cpo e Giulia giornaliste «esortano le colleghe a non arretrare mai nel denunciare situazioni di questo tipo negli ambienti di lavoro e ribadiscono il proprio costante impegno a fianco delle tante colleghe che siano oggetto di attenzioni o atti molesti o violenti, come accade in questi giorni – concludono – alla collega Alisa Toaff, vittima di attacchi sessisti e razziali in seguito alla vicenda legale che la coinvolge e sulla quale saranno le autorità competenti a fare chiarezza».