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La violenza economica sulle donne, corso di formazione il 1° dicembre in sala Tobagi
Formazione 11 Nov 2025

La violenza economica sulle donne, corso di formazione il 1° dicembre in sala Tobagi

La partecipazione al seminario darà diritto a cinque crediti deontologici ai colleghi che si registreranno sulla piattaforma www.formazionegiornalisti.it.

La violenza economica sarà al centro di un corso di formazione organizzato da Stampa Romana che si svolgerà nella sala Walter Tobagi della Fnsi (via delle Botteghe Oscure 54, Roma) lunedì 1° dicembre 2025 dalle 15 alle 18.

La violenza economica è una forma di violenza sulle donne poco conosciuta, subdola, che accompagna spesso la violenza fisica. Quando è presente, quando cioè l’uomo impedisce o convince la partner a non occuparsi del denaro, a non lavorare, a non avere una propria indipendenza economica o un proprio conto in banca, per la donna è più difficile allontanarsi dal nucleo familiare dove subisce violenza. I casi sono tanti e trasversali: riguardano non solo immigrate o emarginate, ma anche professioniste convinte dal marito a dare a lui la gestione delle finanze, o ereditiere che hanno ceduto il controllo del proprio patrimonio al partner.

Una donna su tre di quante si rivolgono ai centri anti violenza subisce, secondo le stime delle strutture, una forma di violenza economica. Non è facile avere dati e statistiche su questo fenomeno perché, a differenza di quella fisica, la violenza economica è spesso difficile da individuare. Una recente sentenza della Cassazione l’ha però sancita come forma specifica di violenza, richiamandosi alle norme sovranazionali, in particolare alla Convenzione di Istanbul, firmata anche dall’Italia.

La problematica della violenza economica si intreccia con la necessità di incentivare l’indipendenza e l’educazione finanziaria delle ragazze, fin dalla scuola primaria. I dati sui conti in banca delle donne, per fare un esempio, sono ancora bassi; c’è un forte gap da recuperare. Conoscere questa problematica è importante, oltre che per arricchire il bagaglio culturale del giornalista, anche per raccontare al meglio tutti i casi di violenza di genere, comprese le forme di prevaricazione meno facili da individuare rispetto a stupri e femminicidi. Che sono solo la punta dell’iceberg della piramide della violenza.

I relatori saranno Vanna Palumbo (giornalista, presidente della Commissione Pari Opportunità di Stampa Romana), Stefano Ferrante (segretario Associazione Stampa Romana, giornalista La7), Lazzaro Pappagallo (giornalista Rai), Giusy Muratore (dirigente di Ricerca dell’Istat ed esperta di violenza di genere), Valerio De Gioia (consigliere della Prima Sezione Penale della Corte d’Appello di Roma e consulente giuridico della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio), Simona Lanzoni (vicepresidente di Fondazione Pangea Onlus e componente del Grevio) e Ida de Majo (vicepresidente di Manden, Associazione per i diritti civili e la legalità).

La partecipazione al seminario darà diritto a cinque crediti deontologici ai giornalisti che si registreranno sulla piattaforma della formazione. Il termine per le iscrizioni è fissato al 28 novembre. (anc)

@fnsisocial

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