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Rai 02 Apr 2010

Tg1, Maria Luisa Busi intervistata da Repubblica: “E’ scattata una rappresaglia, dai direttori mai visto osare tanto, perdiamo telespettatori” Lettera di contestazione del direttore Minzolini dopo l’intervista alla giornalista

''Credo si tratti di una rappresaglia''. È così che Maria Luisa Busi, volto di punta del Tg1, commenta in un'intervista a Repubblica gli avvicendamenti alla conduzione del telegiornale Rai decisi dal direttore Augusto Minzolini. Per la conduttrice ''non è casuale'' il fatto che dalla conduzione siano stati cancellati i volti di coloro che non hanno firmato la lettera a favore del direttore sul caso Mills.

''Credo si tratti di una rappresaglia''. È così che Maria Luisa Busi, volto di punta del Tg1, commenta in un'intervista a Repubblica gli avvicendamenti alla conduzione del telegiornale Rai decisi dal direttore Augusto Minzolini. Per la conduttrice ''non è casuale'' il fatto che dalla conduzione siano stati cancellati i volti di coloro che non hanno firmato la lettera a favore del direttore sul caso Mills.

La decisione di Minzolini, aggiunge, ''ha colpito volti storici e professionisti liberi di questo giornale''. Tra questi Busi cita Massimo De Strobel, caporedattore centrale, ''anche lui non firmatario di quella lettera, guarda caso. Anche lui rimosso senza un'alternativa professionale credibile''. La giornalista parla di un clima ''insostenibile'' in redazione. ''In 21 anni ho visto altri direttori riconducibili all'area culturale del centrodestra - spiega - ma nessuno aveva mai osato tanto'' e gli spettatori ''sono sempre meno''. (ANSA)

DA REPUBBLICA.IT DEL 1 APRILE IL TESTO DELL’INTERVISTA

 

Tg1, la cacciata dei tre conduttori decisa da Minzolini e percepita come un'epurazione

Una conduttrice storica che non ha firmato il documento a favore del direttore sul caso Mills, va all'attacco

Busi: "Sì, è scattata una rappresaglia mai visto osare tanto, e perdiamo ascolti"

di LEANDRO PALESTINI

 

"C'è un clima insostenibile in redazione. Non c'è più la dialettica tra le varie sensibilità" ROMA - Maria Luisa Busi, da vent'anni al Tg1, volto di punta dell'edizione delle 20, rischia di essere la prossima ad essere allontanata dal Tg1. Perché non ha firmato l'appello a favore del direttore Augusto Minzolini sul caso Mills. E a febbraio, quando era inviata a L'Aquila, agli abruzzesi che contestavano il direttore "Scodinzolini", lei non avrebbe opposto sufficiente resistenza. La Busi è nella "lista nera" del Tg1, ma accetta di parlare.

Busi, che clima si respira oggi al Tg1? Crede sia casuale che dalla conduzione vengano cancellati i volti di coloro che non hanno firmato la lettera in favore del direttore?
"Credo non sia affatto casuale. Credo si tratti di una rappresaglia. Come dice Franco Siddi, segretario della Fnsi. Una rappresaglia che prima dei colleghi, volti storici e professionisti liberi di questo giornale, ha colpito Massimo De Strobel, caporedattore centrale, uomo chiave della storica macchina del Tgi. Anche lui non firmatario di quella lettera, guarda caso. Anche lui rimosso senza una alternativa professionale credibile. Il clima? Il clima in redazione è insostenibile, in 21 anni ho visto altri direttori riconducibili all'area culturale del centrodestra (Vespa, Rossella, Minun), nessuno aveva mai osato tanto. In quanto al "rinnovamento", di cui parla il direttore Minzolini... di che stiamo parlando? Forse che alla Bbc, alla Cnn, nella tv pubblica francese, non conta la fidelizzazione del pubblico, rispetto ai volti storici? Nel senso di quelli che hanno fatto la storia del giornale e la sua credibilità. E poi che dire di De Strobel, che non va neppure in video".

I consiglieri Rai Rizzo Nervo e Van Straten parlano di determinazione "stalinista" del direttore del Tg1.

"Fanno bene i consiglieri ad usare parole forti. La verità è che il nostro è sempre stato un giornale in cui la dialettica nella redazione tra le diverse sensibilità è stata sempre rispettata. Come è sempre stata rispettata la pluralità di voci nel Paese".

C'è chi dice che il tg1 è tg schierato. Cosa ne pensa?

"Mi chiedo come si possa dire il contrario. È sotto gli occhi di tutti, di milioni di spettatori. Sempre meno, tra l'altro. Abbiamo perso pubblico siamo attestati al 26 per cento di ascolto. Incontro continuamente gente che dice, "io non vi guardo più". La gente più disparata. Difficile credere che non dipenda da due ordini di problemi: il primo, gli editoriali. Il direttore ha diritto a farli, ma non credo debba dimenticare che si tratta del primo giornale del servizio pubblico. Che non si era mai schierato a questi livelli sui temi cari al governo e alla presidenza del consiglio. Il secondo, è la rappresentazione del Paese. Al tg1 non si parla più della vita reale, dei problemi dei cittadini, di chi ha perso il lavoro, di chi non ce la fa, dei cassintegrati, dei precari della scuola".

I conduttori del Tg1 saltano. La prossima potrebbe essere lei. Si pente di non aver firmato quel documento in sostegno del direttore?

"Non mi pento affatto. Si apriva dicendo: al Tg1 non c'è alcun disagio Non poteva essere una affermazione condivisibile né veritiera".

Voi conduttori ci mettete la faccia. Vi imbarazza la satira del Trio Medusa, che vi prende in giro per l'annuncio dei servizi leggeri del Tg1?

"Questo crea in me un grande imbarazzo. Esercito sempre il mio ruolo, come altri colleghi, nel cercare di evitare che l'infotainment (informazione-intrattenimento) dilaghi a dismisura come sta accadendo. Una volta, come sesta notizia abbiamo dato i cigni imprigionati dal ghiaccio in Ucraina e poche righe sullo sciopero generale in Sardegna. Senza nulla togliere ai colleghi che fanno quei pezzi cosiddetti leggeri, e cercano di farli al meglio, così non si può andare avanti. Ma il peggio è stato a L'Aquila, quando a protestare contro la troupe del Tg1 che guidavo, sono state centinaia di persone terremotate".

RAI: MINZOLINI CONTRO BUSI, NUOVA POLEMICA AL TG1 - LETTERA DI CONTESTAZIONE DIRETTORE DOPO INTERVISTA GIORNALISTA

1 aprile - Una lettera di contestazione formale alla giornalista del Tg1 Maria Luisa Busi per la sua intervista di oggi sul quotidiano 'la Repubblica' chiude una nuova giornata di polemica sul Tg1. Ad inviargliela - secondo quanto si apprende - è stato il direttore del Tg1 Augusto Minzolini dopo che oggi la giornalista aveva dichiarato al quotidiano che il contestato cambio della guardia di ieri alla conduzione di alcune edizioni del Tg1 era ''una rappresaglia''. La conduttrice definiva ''non casuale'' il fatto che dalla conduzione fossero stati cancellati i volti di coloro che non hanno firmato la lettera a favore del direttore sul caso Mills. La decisione di Minzolini, aggiungeva, ''ha colpito volti storici e professionisti liberi di questo giornale''. Parlava infine di un clima ''insostenibile'' in redazione. ''In 21 anni ho visto altri direttori riconducibili all'area culturale del centrodestra - spiegava la Busi - ma nessuno aveva mai osato tanto'' e gli spettatori ''sono sempre meno''.

Nella lettera di Minzolini alla Busi - indirizzata, per conoscenza, anche al direttore delle risorse umane dell'azienda Luciano Flussi - alla giornalista il direttore contesterebbe la mancata richiesta di autorizzazione per l'intervista di oggi, i dati degli ascolti del Tg1 forniti dalla Busi e rileverebbe l'ingiustizia nei confronti di altri colleghi che invece, l'autorizzazione, l'avrebbero chiesta anche per la semplice presentazione di un libro.

Protesta la Federazione nazionale della Stampa che sottolinea:'' nell'espressione delle idee nessun giornalista deve chiedere il permesso''. Spiega la Fnsi che i ''poteri del Direttore in materia non possono mai essere messi in conflitto con le prerogative e i diritti derivanti da ruoli e qualifiche professionali maturati. Sono cose che succedono oggi al Tg1 e che non appaiono affatto normali. Ciò è ormai risaputo e non è liquidabile con battute''.

Ma la nuova polemica interna arriva alla fine di una giornata di dibattito politico sul tema.  Per il portavoce dl Pdl Daniele Capezzone ''gli attacchi contro Augusto Minzolini sono ormai sempre più infondati e sempre più faziosi''. A suo avviso ''è paradossale che vi siano torme di soggetti che, senza averne alcun titolo, pretenderebbero di stabilire al posto del direttore del Tg1 chi debba svolgere l'una o l'altra funzione all'interno della compagine redazionale - aggiunge Capezzone -.

Questa campagna contro Augusto Minzolini è ormai logora, mostra la corda, oltre ad essere sconfessata dai successi di ascolto del Tg1''. Mentre dall'Idv, il senatore Francesco Pancho Pardi, viene la ''piena solidarietà a chi, nella redazione del Tg1 e nella Rai in generale, non si piega alle pressioni che arrivano direttamente da Berlusconi e resiste nonostante le vergognose epurazioni in corso''. (ANSA)

RAI: GIULIETTI, GRAZIE BUSI E CDR SOLIDALI CON COLLEGHI TG1

1 Aprile - ''Mentre alcuni ipocriti si affannano a negare le rappresaglie in atto al Tg1 vogliamo ringraziare Maria Luisa Busi e i cdr di tante testate che, superando qualsiasi invidia professionale e qualsiasi logica di schieramento, hanno espresso la solidarietà ai colleghi colpiti dall'odioso provvedimento''. Lo dice il portavoce di Articolo 21 Giuseppe Giulietti, tornando sulla polemica sull'allontanamento dalla conduzione di alcuni volti storici della testata.

''Non sarà facile allontanare tutti quelli che non ci stanno. Sarà più facile invece - conclude Giulietti - allontanare i censori''. (ANSA)

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