CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Internazionale 30 Lug 2014

Teheran conferma arresto corrispondente Washington Post

Il capo della giustizia di Teheran, Gholamhossein Esmaili, ha confermato l'arresto del corrispondente del Washington Post in Iran, Jason Rezaian, e di sua moglie, Yeganeh Salehi. Insieme a loro sarebbero stati fermati anche due giornalisti freelance. "Siamo in una fase investigativa, saremo in grado di dare maggiori informazioni dopo l'indagine tecnica e gli interrogatori", ha fatto sapere Esmaili, senza specificare le ragioni del fermo.

Il capo della giustizia di Teheran, Gholamhossein Esmaili, ha confermato l'arresto del corrispondente del Washington Post in Iran, Jason Rezaian, e di sua moglie, Yeganeh Salehi. Insieme a loro sarebbero stati fermati anche due giornalisti freelance. "Siamo in una fase investigativa, saremo in grado di dare maggiori informazioni dopo l'indagine tecnica e gli interrogatori", ha fatto sapere Esmaili, senza specificare le ragioni del fermo.

Ma secondo l'agenzia di stampa Irna, il responsabile della giustizia ha sottolineato che "le forze di sicurezza hanno l'intero Paese sotto sorveglianza" e "non permetteranno che diventi una terra dove i nostri nemici e i loro agenti portino avanti le loro attività". I due Paesi hanno rotto le relazioni diplomatiche in seguito alla rivoluzione islamica del 1979, ma negli ultimi mesi si sono intensificati i colloqui nell'ambito dei negoziati sul programma nucleare iraniano.
Il 38enne Rezaian è corrispondente dall'Iran per il prestigioso quotidiano americano dal 2012 e gode della doppia cittadinanza. Sua moglie, iraniana ma che ha fatto richiesta per un visto permanente americano, lavora per un quotidiano degli Emirati Arabi Uniti. I responsabili del Wp si sono detti "profondamente inquieti da queste notizie e preoccupati per il benessere di Jason, Yeganeh e di altri due che sono stati fermati con loro". "Allarme" è stato espresso anche dal Comitato per proteggere i giornalisti di New York. Nessun commento dal dipartimento di Stato Usa. "La nostra priorità - ha ricordato la vice portavoce Marie Harf - è la sicurezza dei cittadini americani all'estero". (TEHERAN, 25 LUGLIO - AGI/AFP)

IRAN: USA CHIEDONO RILASCIO GIORNALISTA W. POST ARRESTATO A TEHERAN

Gli Stati Uniti chiedono il rilascio di Jason Rezaian, il corrispondente del Washington Post arrestato a Teheran, di sua moglie e di altri due americani finiti in manette la scorsa settimana in Iran. "Non c'è assolutamente alcuna ragione per quanto accaduto", ha detto Wendy Sherman, sottosegretario Usa per gli Affari politici durante un'audizione della Commissione Esteri del Senato.
L'arresto di Rezaian, che ha la doppia cittadinanza iraniana e statunitense, ha sollevato preoccupazioni, ha detto la Sherman, sottolineando come il Dipartimento di Stato stia utilizzando "i canali appropriati" per risolvere la vicenda e facendo riferimento in particolare alla Svizzera, che cura gli interessi degli Usa nella Repubblica Islamica.
Sherman ha ricordato come Rezaian sia stato di recente a Vienna, per seguire i negoziati tra l'Iran e il 5+1 sul programma nucleare di Teheran, questione che è stata al centro dell'audizione di ieri. La moglie di Rezaian, l'iraniana Yeganeh Salehi, è la corrispondente in Iran del giornale degli Emirati The National. "Spero che capiscano bene che azioni come queste compromettono qualsiasi posizione (gli iraniani, ndr) assumano rispetto ai negoziati", ha detto il presidente della Commissione Esteri del Senato, Robert Menendez.
Ieri la madre di Rezaian ha lanciato un appello in un video per la liberazione del giornalista. Sempre ieri, secondo le testimonianze di alcuni familiari, sarebbe stata rilasciata una delle altre persone arrestate con Rezaian, il marito di una fotoreporter, che resta invece in carcere. I loro nomi non sono stati resi noti su richiesta delle famiglie. (WASHINGTON, 30 LUGLIO - ADNKRONOS/AKI/WASHINGTON POST)

@fnsisocial

Articoli correlati