«Senza stipendio da due mesi, i giornalisti e gli altri lavoratori della Dire continuano a garantire i notiziari. Una situazione insostenibile». Così la segreteria dell'Associazione Stampa Romana in una nota pubblicata venerdì 14 marzo 2025 anche sul proprio sito web.
«L'editore - incalza il sindacato regionale - paghi le retribuzioni dovute e faccia chiarezza sulla situazione aziendale, il Dipartimento per l'informazione e l'editoria, che ha sospeso cautelativamente il contratto di fornitura con l'agenzia per contenziosi e vicende relativi alla precedente proprietà della Dire, faccia tutto il possibile per tornare a erogare il relativo contributo». L'Associazione Stampa Romana «esprime piena solidarietà ai colleghi ed è al loro fianco per intraprendere tutte le iniziative necessarie per la loro tutela».
L'intervento dell'Assostampa segue l'ennesimo appello dei giornalisti della Dire che, giovedì 13 marzo, anche sul sito web dell'agenzia, avevano ribadito ancora una volta «la situazione di estrema gravità» che coinvolge il corpo redazionale, i grafici e tutti i dipendenti.
«L'assemblea e il Cdr - si legge nella nota della redazione - sottolineano inoltre la grande professionalità e responsabilità delle lavoratrici e dei lavoratori tutti che continuano a garantire la pubblicazione dei notiziari, nonostante l'assoluta incertezza sul futuro e soprattutto il dramma di non ricevere gli stipendi da due mesi, che diventano quasi tre per i colleghi sospesi a gennaio 2024, ai quali l'azienda ha corrisposto soltanto pochi giorni di retribuzione».
Per questi motivi, assemblea, Cdr e le Rsa «tornano anche oggi a chiedere all'editore di sanare immediatamente il dovuto, perché la sospensione del contratto di fornitura del servizio di agenzia di stampa, a partire da giovedì 6 marzo, da parte del Dipartimento per l'informazione e l'editoria non può determinare il blocco dei pagamenti ai lavoratori che hanno continuato a prestare la loro opera costantemente, in virtù di un contratto con l'azienda che non può essere unilaterale».
I dipendenti chiedono anche all'azienda «di garantire il massimo della trasparenza sulla situazione economico-amministrativa e sui procedimenti in corso, rispondendo alle richieste dei sindacati Fnsi e sigle territoriali» e chiedono al Dipartimento «di svolgere gli accertamenti nel minor tempo possibile, nella speranza di vedere quanto prima di nuovo riconosciuto il contributo previsto per l'agenzia. Le giornaliste e i giornalisti chiedono infine al loro direttore responsabile di tutelarli e stare al fianco della redazione».
Ai colleghi della Dire la segretaria generale Alessandra Costante esprime «la rinnovata solidarietà della Fnsi, già manifestata in piu occasioni, compreso ieri a Bologna in occasione dell'incontro con i colleghi dell'Assostampa Emilia-Romagna».