Pubblichiamo tutte le solidarietà che ci sono pervenute dalle Associazioni stampa regionali.
Pieno sostegno alla Fnsi nella difficile vertenza per il rinnovo del contratto dal Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige 23/10/2008 - Il Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige conferma la più ampia fiducia ed il pieno sostegno alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, impegnata nella difficile vertenza per il rinnovo del contratto con la Federazione degli editori. È essenziale che si giunga nei tempi più brevi possibili alla firma di un accordo che salvaguardi l'autonomia dei giornalisti italiani e tuteli la parte più debole della professione. Sorprende e preoccupa, quindi, che, mentre è in corso un confronto così delicato - peraltro ricercato e condotto con grande determinazione dai vertici della Fnsi - ci sia chi, con la pubblicazione sul sito internet dell'Ordine nazionale dei giornalisti di un vecchio e ormai superato documento di lavoro interno della Fnsi, tenti di minare il ruolo di interprete e rappresentante degli interessi dell'intera categoria svolto dalla Fnsi stessa. Auspicando che l'episodio costituisca solo un incidente di percorso e che, fra chi guida il nostro Ordine professionale prevalgano equilibrio e senso di responsabilità, il Sindacato Giornalisti del Trentino Alto Adige invita il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, il presidente, Roberto Natale, e l'intera Giunta esecutiva a proseguire nel lavoro che stanno svolgendo nell'interesse di tutti i giornalisti italiani. L'Assostampa Valdostana solidale con la Fnsi 20/10/08 - L’Associazione Stampa Valdostana manifesta il proprio sostegno alla FNSI per l’impegno profuso nella complessa trattativa con gli editori sul rinnovo del contratto di lavoro ed esprime piena solidarietà ai vertici sindacali sulla deplorevole vicenda della pubblicazione sul sito dell’Ordine di un vecchio e superato documento interno dell’FNSI, comunque non rappresentativo di una ipotesi di accordo sul contratto di lavoro. Il sindacato dei giornalisti ritiene essenziale giungere in tempi brevi alla firma del miglior contratto possibile nell’interesse di tutti i colleghi e soprattutto a tutela delle posizioni dei più deboli. L’Assostampa valdostana si rammarica, pertanto, della mancanza di un unum sentire che danneggia e destabilizza l’intera categoria all’interno e all’esterno. Con l’auspicio che si giunga presto a un definitivo chiarimento nel merito della vicenda, il sindacato valdostano esprime il proprio incoraggiamento al segretario generale Franco Siddi, al presidente Roberto Natale e all’intera Giunta della Fnsi a proseguire nel lavoro che stanno svolgendo nell'interesse di tutti i giornalisti italiani. L'Assostampa del Friuli Venezia Giulia esprime la propria piena solidarietà nei confronti dei vertici e della giunta Fnsi 16/10/08 - L'Associazione della Stampa L'Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia esprime al segretario generale Franco Siddi, al presidente Roberto Natale e alla Giunta della Fnsi la propria piena solidarietà e il più convinto incoraggiamento a proseguire nel lavoro che stanno svolgendo nell'interesse di tutti i colleghi, nel giorno dell'incontro milanese con la Fieg che potrebbe risultare decisivo nella lunga e difficile vertenza per il rinnovo contrattuale. L'Assostampa Fvg ritiene perlomeno inopportuna l'avvenuta pubblicazione sul sito dell'Ordine nazionale, alla vigilia di tale incontro, di una bozza di lavoro - peraltro già superata dagli incontri successivamente avvenuti - contenente alcune proposte di modifica al contratto nazionale. Meglio sarebbe che ognuno proseguisse seriamente nel lavoro a cui è chiamato dalla legge, dai regolamenti e dal voto dei colleghi, rimanendo nell'ambito delle proprie competenze. La giunta del Sindacato dei giornalisti del Veneto: "Respingiamo ogni tentativo di destabilizzare il sindacato, solidarietà al Segretario generale e al gruppo dirigente della Fnsi" 16/10/08 - Danneggia tutti i giornalisti l'intervento del Segretario dell'Ordine nazionale sul rinnovo del contratto Fnsi-Fieg in una fase delicata della trattativa e destabilizza il ruolo del Sindacato in quanto interprete e rappresentante al tavolo contrattuale degli interessi e delle tutela dell'intera categoria. La decisione di pubblicare sul sito ufficiale dell’Ordine nazionale un documento di lavoro con delle proposte di modifica del contratto vecchie e di fatto superate dal dibattito interno alla stessa Fnsi e dal confronto riaperto non senza difficoltà con gli editori, nei fatti si rivela un elemento fortemente disgregante in un momento in cui il senso di responsabilità di ognuno impone la massima unità. La Giunta del Sindacato giornalisti del Veneto rinnova al Segretario generale della FNSI, Franco Siddi, e all’intero vertice del Sindacato nazionale, la fiducia più ampia e il pieno appoggio in questa difficilissima vertenza e respinge il tentativo di chi vuole affossare il percorso per il rinnovo del contratto. Ricorda, inoltre, che l'Ordine dei Giornalisti ha il dovere di verificare l’attualità di ogni atto prima di procedere alla eventuale diffusione, osservando quei principi di lealtà e di buona fede, i quali figurano fra i capisaldi delle legge istitutiva che regolamenta la nostra professione. La Giunta del Sindacato giornalisti del Veneto Assostampa Ligure: La disinformazione non paga Contratto, avanti con la trattativa No al disfattismo del ...“disordine” 21/10/08 - I giornalisti e i giornalismi italiani tutti, da quelli apparentemente ancora garantiti da un contratto (scaduto) a quelli precari, free lance, sottopagati hanno bisogno di unità e di trattativa – che deve proseguire – sul contratto. Non di “DisOrdine”, nel senso della becera campagna di disinformazione lanciata contro l’Fnsi e le Associazioni di Stampa Regionali in cui si è inserito anche con attiva partecipazione l’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Il contratto nazionale è fondamentale, i passaggi registrati negli ultimi giorni sono importanti e andranno verificati e nel caso consolidati, con intelligenza e con il senso della ragione e della convenienza di un accordo: non un accordo per fare un accordo, ma un’intesa che apra orizzonti diversi a fronte della crisi dell’editoria già manifestatasi nel 2007 e annunciata con vari “messaggi” come ancora più dura per questa fine 2008 e 2009. Ha allora un senso la campagna disinformativa scatenata contro la dirigenza della Fnsi impegnata nel tentativo, già di per sé complicato, di rinnovare il contratto in un contesto e in momento storico di profondi cambiamenti e in una situazione di mercato non favorevole alla nostra professione e all'industria dell'editoria? Ha un senso, anzi è irresponsabile la attiva partecipazione a questa campagna da parte di una buona fetta dell’Ordine dei giornalisti che appare più impegnato a distruggere e a giocare proprie e personali partite di basso profilo, in un momento in cui dovrebbe quantomeno recitare un ruolo diverso, di credibilità, di saggezza rispetto alle devastazioni della professione verificatesi negli ultimi anni in cui l’accesso e la formazione sono state appannaggio di scuole, facoltà, corsi vari che spesso di tutto hanno fatto meno che portare a un livello reale di formazione e di aggiornamento, spesso presenti solo nei costi dei corsi. Avanti con la trattativa e con il confronto, avanti con la difficile strada intrapresa dalla Fnsi, senza alibi per nessuno. Tantomeno per i professionisti della disinformazione e del tanto peggio tanto meglio, nell’Ordine come nel sindacato. Professionisti che, spesso, sono ormai o fuori della professione attiva o ipergarantiti e ipocritamente schierati con parole d’ordine a favore dei più deboli con il solo fine di conservare le loro piccole o grandi fette o ambizioni di potere. Vertenza contratto, solidarietà al gruppo dirigente della Fnsi dall'Assostampa abruzzese 24/10/2008 - La vicenda della pubblicazione sul sito dell'Ordine nazionale di stralci dell'ipotesi di lavoro sul rinnovo del contratto, rappresenta, a giudizio dell'Assostampa abruzzese, un segnale allarmante delle fortissime tensioni che la vicenda ha generato, per la sua complessità e l'innaturale prolungarsi, soprattutto a causa delle resistenze degli editori a confrontarsi in positivo su temi strategici per il futuro non solo della categoria dei giornalisti ma dell'intero settore dell'informazione. In questo scenario, l'iniziativa del sito ufficiale dell’Ordine nazionale, per modalità di attuazione e approssimazione di contenuti, ben lungi dal favorire approfondimenti e confronto tra colleghi si è rivelata nei fatti fortemente disgregante in un momento in cui, al contrario, si impone la massima unità. L'Assostampa abruzzese, nel rinnovare piena fiducia al Segretario generale della FNSI, Franco Siddi, e all’intero vertice del Sindacato nazionale, lancia quindi un forte appello all'unità della categoria a cominciare dalle sua massime espressioni, al fine di sventare il tentativo di ostacolare se non vanificare lo sforzo per giungere al rinnovo del contratto di categoria su basi soddisfacenti soprattutto per le generazioni più giovani. Assostampa Molise: “Fnsi vada avanti sul contratto” 27/10/2008 - I giornalisti italiani devono avere un nuovo contratto di lavoro, che permetta di riallineare la crescita del salario all’inflazione reale, regolamenti il lavoro nei new media, si occupi dei 18 mila giornalisti free lance e parasubordinati, difenda le tutele e le prerogative professionali. A questi obiettivi sta lavorando con impegno, passione e soprattutto trasparenza l’Fnsi, a cui va il sostegno pieno e incondizionato dell’Assostampa del Molise. La trattativa con gli editori, già di per se difficile e irta di ostacoli, non può essere oggetto di speculazioni e di strumentalizzazioni, che hanno solo il fine irresponsabile di creare confusione e compromettere i progressi compiuti. Per questo il sindacato molisano giudica negativamente l’iniziativa dell’Ordine nazionale dei giornalisti di pubblicare appunti di lavoro (e non altro), vecchi di alcuni mesi e per di più superati dall’esito degli incontri, chiedendo ai colleghi una sorta di pronunciamento. Non sono le “piazzate” o i tentativi di destabilizzazione dell’Fnsi che tutelano e rafforzano la categoria. I giornalisti italiani questo lo hanno capito bene. Nel ribadire solidarietà e fiducia al Segretario Siddi, al Presidente Natale ed a tutti i dirigenti della Federazione nazionale della stampa italiana, l’augurio è di vedere presto premiati i loro sforzi con lo sbocco positivo della trattativa contrattuale, certamente la più difficile della nostra storia. Il Presidente Giuseppe di Pietro Assostampa Campania: “Avanti per il contratto e pieno sostegno alla dirigenza Fnsi” 23/10/2008 - I giornalisti hanno bisogno di un nuovo contratto di lavoro. Tanto più ne hanno bisogno quelli che lavorano nelle redazioni decentrate, dove la contrattazione aziendale di secondo livello è difficile, dove gli stipendi sono all'osso. E questi giornalisti sono la stragrande maggioranza dei 16.000 contrattualizzati a tempo indeterminato. Il gruppo dirigente della Fnsi sta conducendo la più difficile trattativa per il rinnovo del contratto nazionale degli ultimi decenni. E lo sta facendo con grande senso di responsabilità ponendo un argine al tentativo degli editori di ridurre la professionalità giornalistica ad una questione aziendale. Un nuovo contratto di lavoro serve a governare, con regole nuove sui piani tecnologici e sinergici, il necessario passaggio al giornalismo multimediale che forse ci potrà aiutare a garantire l'occupazione giornalistica. Un nuovo contratto di lavoro serve a aprire percorsi professionali paralleli alla progressione gerarchica delle carriere. Il nuovo contratto serve ad arginare il precariato nelle redazioni e l'abuso degli stagisti in produzione. Il nuovo contratto serve a porre tempi certi ai pagamenti dei 18:000 giornalisti parasubordinati, freelances iscritti alla gestione separata dell'Inpgi. Il nuovo contratto difendendo il principio degli aumenti periodici di anzianità (gli scatti) garantirà il potere d'acquisto dei giornalisti, specialmente quelli dei settori deboli della categoria. Il nuovo contratto, attraverso gli aumenti dei minimi di stipendio (e gli scatti) dovrà, da un lato sancire un patto generazionale nelle redazioni, dall'altro alimentare gli istituti che formano il welfare della categoria, Inpgi, Casagit, Fondo complementare. Per questi motivi ribadiamo il nostro appoggio e la nostra solidarietà alla Fnsi e al gruppo dirigente e condanniamo ogni tentativo di destabilizzare il sindacato proprio in un momento delicato della trattativa. Tentativo al quale, come se non bastasse, ha preso parte, inspiegabilmente, anche una parte dell'Ordine nazionale dei Giornalisti. Il presidente Vincenzo Colimoro Pieno sostegno alla Fnsi per la trattativa sul rinnovo del contratto dall'Assostampa Puglia 17/10/08 - L’Associazione della Stampa di Puglia esprime pieno sostegno alla Federazione nazionale della Stampa nella trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro, entrata in una fase delicatissima. Il sindacato unico dei giornalisti italiani è un patrimonio e una risorsa di tutta la categoria. Per questa ragione, l’Associazione della Stampa di Puglia, interpretando le aspettative dei propri iscritti, invita i vertici della FNSI a proseguire il confronto con la FIEG, forte dell’appoggio di tutti i giornalisti che hanno a cuore il futuro della professione. L’Associazione della Stampa Sarda solidale con la Fnsi nella difficile trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro giornalistico 16/10/08 - L’aspetto meno chiaro della trattativa per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro giornalistico è la posizione dei dirigenti nazionali dell’Ordine professionale. L’Associazione della stampa Sarda, mentre rinnova al Segretario generale della FNSI, Franco Siddi, e all’intero vertice del sindacato, la fiducia più ampia e il pieno appoggio in questa difficilissima vertenza, respinge ogni tentativo di inquinamento. Tale è da considerarsi, infatti, la pubblicazione sul sito ufficiale dell’Ordine di un documento di lavoro con delle proposte di modifica del contratto, facendo finta di non sapere che quel documento è vecchio ed è stato superato dall’evoluzione del dibattito interno al sindacato e dalle trattative con gli editori. Il contratto di lavoro è la carta che tutela i giornalisti nel corretto esercizio della professione. E’ grave che l’Ordine dei giornalisti intervenga così maldestramente e in un momento particolarmente delicato del confronto con la controparte. Molto meglio sarebbe se i suoi dirigenti nazionali si attenessero strettamente alle proprie competenze senza interferire con il lavoro del sindacato. L'Associazione siciliana della Stampa al fianco della Fnsi conferma la piena fiducia nel gruppo dirigente contro una scomposta e violenta campagna disinformativa che ha visto partecipe anche l'Ordine nazionale 20/10/08 - I giornalisti - si legge in una nota - hanno un disperato bisogno del contratto. Soprattutto quelli che lavorano nei giornali più piccoli, che non hanno superminimi o corposi integrativi e che ogni giorno devono confrontarsi con realtà difficili, e talvolta anche pericolose, in cui per tenere la schiena dritta occorre combattere duramente. "E' anche per questi motivi che appare incomprensibile la violenta e scomposta campagna dinsinformativa scatenata contro la dirigenza della Fnsi impegnata nel tentativo, già di per se complicato, di rinnovare il contrato in un contesto e in momento storico di profondi cambiamenti e in una situazione di mercato non favorevole alla nostra professione e all'industria dell'editoria. Ancora meno comprensibile è la partecipazione a questa violenta campagna mediatica dell'Ordine dei giornalisti, che dovrebbe piuttosto stare molto più attento ai casi di esercizio abusivo della professione, alle continue violazioni delle legge istitutiva, alle violazioni della deontologia e all'accesso selvaggio alla professione. Su questi dati oggettivi e con questa profonda convinzione, l'Associazione siciliana della stampa si schiera decisa al fianco della Fnsi e del suo segretario generale Franco Siddi, confermando piena fiducia nell'operato della segreteria, nella certezza che il lavoro serio, trasparente e faticoso dei colleghi che ci rappresentano potrà portare l'intera categoria alla firma del miglior contratto possibile in questa difficile congiuntura. Il Direttivo del Sindacato giornalisti marchigiani esprime pieno appoggio ai vertici della Federazione nazionale della stampa impegnati nella trattativa per il rinnovo del contratto Fnsi-Fieg. Solo un contratto di innovazione, capace di affrontare e regolare le nuove forme di giornalismo senza disarticolare la centralità delle redazioni, potrà assicurare il futuro della categoria e il mantenimento di un’effettiva progressione retributiva. Il nuovo contratto dovrà sancire un patto generazionale che rilanciando il lavoro giornalistico presente e futuro – con particolare attenzione a chi oggi è meno tutelato –– garantisca anche il welfare di categoria e soprattutto la solidità dell’Inpgi. In mancanza di una profonda revisione della legge 416/81 sulle ristrutturazioni aziendali, l’ampia sostenibilità dei conti dell’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani potrebbe infatti subire significative torsioni. L’Inpgi non può essere un bancomat senza fondo cui gli editori si presentano per collettivizzare i propri errori di gestione e recuperare credibilità di bilancio attraverso prepensionamenti milionari a spese della categoria. In questa delicatissima congiuntura del comparto editoriale, che più di altri avverte con immediatezza gli effetti della crisi, gli editori debbono impegnarsi per una soluzione alta e condivisa della trattativa contrattuale i cui tempi si sono dilatati oltre ogni ragionevole limite. Non è ritardando la soluzione del negoziato che gli editori potranno riorganizzare efficacemente i propri modelli di business, a beneficio della qualità complessiva dell’informazione italiana e delle prospettive di crescita del settore. Nel rinnovare la propria fiducia all’intero vertice della Fnsi, il Sigim invita il segretario generale Franco Siddi a rappresentare alla controparte la necessità – ormai ineludibile – di un’accelerazione dei tempi negoziali. La posta in palio è gigantesca: non solo un giusto contratto per tutti i giornalisti italiani ma anche una corretta prospettiva di sviluppo al settore dell’informazione il cui pluralismo è oggi messo in tensione anche dai tagli governativi. Senza le misure di sostegno sin qui erogate molti giornali potrebbero chiudere. E meno giornali, nella società in cui viviamo, significa meno democrazia. Il rischi di minor pluralismo e la carica distruttiva del diritto di cronaca insita nel Ddl Alfano debbono perciò mobilitare tutti i settori strategici del giornalismo italiano nella manifestazione del 5 novembre prossimo a Roma e richiamare gli stessi editori alla costituzione di un fronte comune contro il pericolo di un’informazione sotto scacco. Approvato dal Direttivo Sigim all'unanimità