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Contratti 28 Mar 2007

Solidarietà dal Consiglio Comunale di Gorizia alla vertenza dei giornalisti

Il consiglio comunale di Gorizia ha votato all’unanimità (22 voti favorevoli su 22 consiglieri presenti in aula) un ordine del giorno a sostegno della vertenza contrattuale dei giornalisti. La votazione è avvenuta nella serata di martedì 27 marzo 2007. L’ordine del giorno è stato presentato dal consigliere comunale nonché vicefiduciario provinciale dell’Assostampa del Friuli Venezia Giulia Ales Waltritsch.

Il consiglio comunale di Gorizia ha votato all’unanimità (22 voti favorevoli su 22 consiglieri presenti in aula) un ordine del giorno a sostegno della vertenza contrattuale dei giornalisti. La votazione è avvenuta nella serata di martedì 27 marzo 2007. L’ordine del giorno è stato presentato dal consigliere comunale nonché vicefiduciario provinciale dell’Assostampa del Friuli Venezia Giulia Ales Waltritsch.

Ecco il testo: Ordine del giorno a sostegno alla vertenza sindacale dei giornalisti italiani Il Consiglio Comunale di Gorizia Preso atto che i giornalisti italiani sono da oltre 700 giorni impegnati in una vasta agitazione programmata dalla Federazione della stampa per sollecitare la ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro e che buona parte di questi contratti sono a tempo determinato e a progetto, quindi precari; Sottolineato che la mancanza del contratto ha ripercussioni negative sull’intero mondo dell’informazione, favorisce la permanenza di estese forme di precariato e di incertezza lavorativa nelle redazioni, condiziona il diritto fondamentale dei cittadini ad una informazione plurale e autonoma, lascia campo libero ad una situazione di fatto dove rischiano di prevalere unicamente le logiche di potere e di mercato; Valutato che dopo 13 giornate di sciopero, nonostante gli appelli lanciati dal Presidente della Repubblica e l’impegno del governo, la trattativa non riesce a decollare per la resistenza degli editori che rifiutano la piattaforma sindacale che punta al ripristino delle regole, alla tutela del lavoro giornalistico e a porre un freno al precariato Considerato che in un settore tanto delicato come quello giornalistico la non sicurezza del posto di lavoro significa limitare la libertà d’informazione: un giornalista precario è un giornalista dotato di pochi strumenti per resistere alle pressioni che possono arrivargli, a cominciare dall’editore RIBADISCE L’importanza della libera stampa come principio costituzionale per l’affermazione ed il mantenimento della democrazia e della libertà ESPRIME solidarietà e sostegno ai giornalisti italiani impegnati in questa difficile vertenza e invita la Fieg a recedere dall’attuale posizione di indisponibilità verso l’apertura della trattativa e il rinnovo del contratto; AUSPICA che l’associazione degli editori riprenda quanto prima la trattativa con le rappresentanze sindacali dei giornalisti e che le parti si ispirino ad un dialogo non pregiudiziale e trovino soluzioni per il precariato; INVITA IL SINDACO A manifestare la totale solidarietà ai giornalisti impegnati nel rinnovo del contratto di lavoro; a intervenire presso i parlamentari locali, il governo ed il parlamento per richiedere la riapertura di un tavolo di confronto con la Federazione degli Editori per il rinnovo del contratto di lavoro e la definizione di tutte le altre questioni sollevate dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana a partire dalla riforma della previdenza dell’Inpgi a intervenire presso l’associazione editori sollecitando la deprecarizzazione dei rapporti di lavoro con i giornalisti.

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