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Contratti 19 Dic 2006

Serventi Longhi: “Viva Fiorello!” Siddi: "Bravo Fiorello, la Fieg si apra al confronto" Usigrai: “Grazie per lo sciopero delle gag”

“Viva Fiorello! Dobbiamo riconoscere che il popolare showman ha compreso la gravità della vertenza contrattuale dei giornalisti molto meglio che alcuni conduttori di programmi giornalistici televisivi, come Bruno Vespa ed altri.

“Viva Fiorello! Dobbiamo riconoscere che il popolare showman ha compreso la gravità della vertenza contrattuale dei giornalisti molto meglio che alcuni conduttori di programmi giornalistici televisivi, come Bruno Vespa ed altri.

Con il suo stile, ironico ma graffiante, Rosario Fiorello ha invitato nella trasmissione di oggi di “Viva RadioDue”, editori e giornalisti a parlarsi. Noi della Federazione della Stampa siamo d’accordo, raccogliamo l’invito. Ripetiamo agli editori, sediamoci ad un tavolo, fermiamo il conflitto, confrontiamoci sulle cose concrete. Se questo accadrà non sarà un successo dell’uno o dell’altro, ma dei cittadini italiani che, come Fiorello, vogliono che sia garantita tutti i giorni un’informazione di qualità”. “Parlarsi per non dirsi addio”. Lo sciopero della gag e della risata messo in onda oggi da Fiorello a “Viva Rai 2” ha prodotto un grande spettacolo e, nello stesso tempo, chiarito con grande immediatezza, chiarezza, efficace ironia il senso della battaglia sindacale per il contratto dei giornalisti, ai quali l’artista ha voluto così manifestare solidarietà e sostegno civile. D’altronde si può pensare lo sviluppo dell’industria culturale in Italia se uno dei protagonisti di questa attività, nel caso specifico riferito al settore editoriale quello della Fieg, rifiuta di parlare con l’altro? Ecco perché la scelta di Fiorello per far passare il messaggio “parlatevi” assume un valore diretto e speciale nei processi di conoscenza del problema di una vertenza che riguarda la qualità e la libertà dell’informazione e le condizioni di lavoro dei giornalisti. La Federazione Editore Giornali (Fieg) rifiuta di parlare di contratto con la Fnsi e quando ha parlato finora lo ha fatto per dire solo di no. Lo sviluppo del sistema Italia in un settore tanto delicato per la vita del Paese si costruisce nel confronto e nel dialogo. Bravo Fiorello e grazie per averlo fatto capire con immediatezza a milioni di cittadini! Grazie a questo grande artista e grazie a Radio 2 diretta da Sergio Valzania. Questa è stata anche una bella prova del servizio pubblico. "Grazie Fiorello. Fa impressione uno tuo "sciopero della risata", colpisce su "Viva Radiodue" una satira con meno personaggi e imitazioni; ma, credi, è divertente lo stesso. Fa soprattutto grande piacere constatare, ancora una volta, che un grande uomo di spettacolo riesce a mettere insieme humor, intelligenza e passione civile ed offrire il tutto al pubblico come spunto di riflessione". Così in una nota i vertici del sindacato dei giornalisti Rai (Usigrai) si rivolgono, ringraziandolo, al noto shoman. "Lo sciopero delle 'gag di oggi - scrive l'Usigrai - dice che la strada di sensibilizzazione scelta dalla Federazione Nazionale della Stampa e dall'Usigrai è quella giusta. Il paese sta realizzando quanto pesi la mancanza di una informazione data in modo completo, con le firme di chi racconta un fatto e con i tempi e gli appuntamenti abituali di ogni singola pagina giornalistica". "Chiediamo - prosegue il sindacato dei giornalisti Rai – un impegno in più anche a quei colleghi, come Bruno Vespa, che pur essendo giornalisti come noi non hanno con la Rai un contratto scaduto da quasi due anni e senza prospettive di rinnovo. Il loro lavoro oggi è, solo formalmente, diverso da quello svolto per una grande parte della loro vita professionale. Ma se è vero che, come dichiarano, trovano sbagliato l'atteggiamento di chiusura degli editori è arrivato il momento di dimostrarlo dedicando uno dei loro approfondimenti alle ragioni di questi scioperi. Ci aiutino a spiegare agli italiani quanto è grande la parte sommersa della professione giornalistica. Storie di giovani preparati che per fare questo mestiere devono accettare di non avere garanzie su nessun fronte. Non è in ballo la flessibilità di un settore imprenditoriale, è in gioco il racconto veritiero e completo di quanto accade nel nostro paese. Il resto sono scuse". (AGI) FIORELLO STONA PER PROTESTA A 'VIVA RADIO 2' Viva Radio 2 è andata in onda oggi ''in versione protesta''. ''Siamo allineati con i giornalisti che non riescono a parlare con i loro editori sordi'' ha detto Fiorello. La puntata, registrata ieri, è stata all' insegna dello sciopero delle gag, delle risate e delle note, ovvero un curioso esperimento con Fiorello impegnato a cantare una canzone mentre il maestro Enrico Cremonesi ne eseguiva un'altra. Ad esempio, Fiorello ha cantato 'Il cuore è uno zingaro' di Nicola Di Bari mentre Cremonesi suonava 'Una donna per amico' di Lucio Battisti. ''Facciamo lo sciopero delle note - ha spiegato il 'socio' di Fiorello, Marco Baldini - per riprodurre il comportamento di editori e giornalisti che non riescono a comunicare''. ''Vogliamo sensibilizzare il nostro pubblico a questo problema, perchè vogliamo che i giornali e i telegiornali siano fatti bene - ha spiegato Fiorello - editori e giornalisti, parlatevi! Se volete, potete farlo anche qui, in diretta a Viva Radio 2. L'importante è che raggiungiate al più presto un accordo''. Tra un appello e l'altro sono stati trasmessi molti successi di musicisti emergenti lanciati da Viva Radio 2. (ANSA) FIORELLO-BALDINI, CON 'SCIOPERO DELLE NOTE' SOLIDARIETÀ A PROTESTA Niente gag, niente battute, niente ospiti e niente pubblico in studio. E stonature volute, in nome di un geniale ''sciopero delle note''. È stata la puntata odierna di ''Viva Radiodue'', lo show radiofonico di Fiorello e Marco Baldini che oggi, per solidarietà con lo sciopero dei giornalisti, è andata in onda in formato speciale, interamente dedicata ai brani musicali scoperti dalla trasmissione cult di Radiodue. Una puntata, ha spiegato Fiorello, ideata ''per favorire l'accordo tra editori e giornalisti, perchè si parlino''. ''Ci vuole civiltà: incontratevi, magari -ha detto- venite qui a Radiodue. Gli editori fanno orecchio sordo. Vogliamo giornali e tg ben fatti, ma parlatevi. E poi non ne possiamo più di vedere David Sassoli in quelle condizioni, che legge da giorni lo stesso comunicato sindacale''. Poi il via alla compilation musicale di quei brani che, scoperti da ''Viva Radiodue'', sono ormai diventati veri e propri tormentoni radiofonici: da ''Ti brucio'' dei Clan Zero a ''L'arrotino'' di Filo, da ''Tears for Galileo'' dei Gazebo, da ''Entramelo'' a ''Stunz'' dei Tinturia a ''Palla'' di Stefano Giorgerini. Qualche ironia, però, è stata inevitabile: la forma di protesta più divertente è stata lo ''sciopero delle note'' creato per sottolineare la mancanza di dialogo tra editori e giornalisti. La stessa mancanza di ''dialogo musicale'' inventata da Fiorello e Cremonesi che hanno dato vita a duetti assolutamente irresistibili, con lo showman impegnato a cantare ''Il cuore è uno zingaro'' e il musicista intento a suonare ''Una donna per amico'' o con Fiorello che ha intonato ''Rosalina'' di Fabio Concato accompagnato dalle note hard rock di ''Smoke on the water'' dei Deep Purple. (ADNKRONOS)

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