Lo sciopero proclamato dalla Fnsi per il mancato rinnovo del contratto di lavoro è una chiamata alla mobilitazione generale della categoria contro il muro degli editori di fronte alle rivendicazioni dei giornalisti.
La vertenza è tutta incentrata sulla difesa dell’autonomia e dell’indipendenza della professione. Chiunque eserciti questa attività e soprattutto l’ampia fascia dei colleghi meno garantiti, deve sapere che qui non sono in gioco né la difesa corporativa di privilegi acquisiti, né tantomeno miglioramenti economici. I giornalisti difendono solo e unicamente la possibilità di esercitare questa professione in condizioni di reale libertà, a difesa di valori fondanti della nostra società. Chi riterrà di violare lo sciopero, adducendo motivazioni pretestuose, ricorrendo alla prestazione di lavoro di colleghi più deboli e perciò ricattabili, intascando laute ricompense per la propria attività di crumiraggio, dimostrerà di non avere alcun riguardo per i cittadini e per i colleghi. Chi china la testa di fronte a un atteggiamento arrogante quale quello manifestato dagli editori, difficilmente potrà qualificarsi come giornalista libero di fronte ad altri poteri forti. La segreteria provinciale dell’Associazione siciliana della Stampa invita alla compattezza in queste giornate difficili e si rivolge ai colleghi più esposti garantendogli il massimo di solidarietà. Chiama all’astensione dall’attività di comunicazione anche i giornalisti degli uffici stampa della pubblica amministrazione, ribadendo l’impegno del sindacato a definire in tempi brevi l’applicazione del contratto di lavoro in quelle realtà che procedono ancora con la pratica di rapporti di consulenza inaccettabili. Il segretario provinciale della sezione di Palermo dell'Associazione siciliana della Stampa Enrico Bellavia