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Un momento della cerimonia di Palermo (Foto: da assostampasicilia.it)
Un momento della cerimonia di Palermo (Foto: da assostampasicilia.it)
Un momento della cerimonia di Siracusa (Foto: da assostampasicilia.it)
Anniversario 27 Gen 2025

Mario Francese, a Palermo e Siracusa il ricordo a 46 anni dall’assassinio

Il cronista perse la vita in un agguato della mafia a colpi di pistola il 26 gennaio 1979.

Nella mattinata di lunedì 27 gennaio 2025 in Viale Campania a Palermo, nel luogo in cui venne ucciso Mario Francese e in cui una lapide lo ricorda, si è svolta la cerimonia in memoria del cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia assassinato dalla mafia 46 anni fa a colpi di pistola mentre stava tornando a casa. Alla manifestazione organizzata da Assostampa Sicilia c’erano Giuseppe Rizzuto e Giusi Spica del direttivo provinciale di Palermo, il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia Roberto Gueli, il consigliere nazionale dell’Ordine Riccardo Arena e i figli di Mario Francese, Giulio e Massimo. Erano poi presenti ragazzi delle scuole, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla a rappresentare la città, la presidente del Gruppo cronisti siciliani Claudia Brunetto, la presidente del Gruppo pensionati Claudia Mirto, il consigliere dell’Ordine giornalisti Franco Nicastro e Salvo Messina, componente del Collegio dei revisori dei conti sempre dell’Ordine dei giornalisti.

Dopo i ricordi del cronista scomparso tratteggiati da Giuseppe Rizzuto, Giusi Spica, Roberto Gueli e del direttore del Giornale di Sicilia Marco Romano, ha preso la parola il figlio di Mario Francese, Giulio: «I giornalisti che fanno bene il loro lavoro vengono minacciati da quella mafia che oggi non sembra più tanto visibile, ma che in realtà è presente».

Giuseppe Rizzuto ha poi chiamato a parlare Salvo Palazzolo, il cronista di "Repubblica" che proprio in questi giorni ha ricevuto nuove minacce ed al quale la Questura ha deciso di rafforzare la vigilanza: «Ci serve una grande partecipazione per far sì che quello che è successo negli Anni 80 non accada più. Oggi i boss scarcerati e gli ergastolani in permesso premio pensano di trovare quella città e cercano di nuovo dei contatti con la borghesia di questa città, ma devono trovare i portoni chiusi».

Alla cerimonia erano presenti il questore di Palermo Vito Calvino, il viceprefetto Orietta Mongiovì, il comandante regionale dell'Arma dei Carabinieri generale Giuseppe Spina e quello provinciale Luciano Magrini, il generale della Guardia di finanza Domenico Napolitano, il presidente della sezione di Palermo dell'Associazione nazionale magistrati Giuseppe Tango, il comandante dei vigili urbani di Palermo Angelo Coluciello, i rappresentanti dell’Ottava circoscrizione, il presidente Marcello Longo e la consigliera Giusi Chinnici, l’assessore al Verde Pietro Alongi e moltissimi giornalisti.

La figura di Mario Francese è stata ricordata anche a Siracusa, sua città di origine, davanti alla targa che lo ricorda nel giardino a lui dedicato all’interno del Parco archeologico. «Alle nuove generazioni insegniamo a non voltarsi dall’altra parte, proprio come ha fatto Mario Francese», ha detto il prefetto di Siracusa, Giovanni Signer.

Erano presenti tanti colleghi, i comandanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i rappresentanti della Polizia di Stato e della Capitaneria di Porto, l’assessore del Comune di Siracusa Salvatore Consiglio e Giovanna Raiti per “Libera”. «Dobbiamo continuare ad essere la memoria che abbiamo e la responsabilità che assumiamo ogni giorno con il nostro mestiere e da cittadini – ha detto il segretario provinciale di Assostampa, Prospero Dente – In questo luogo ogni anno ci ritroviamo per ricordare un collega che sentiamo presente e riferimento continuo per il nostro mestiere. Quest’anno, la coincidenza con la Giornata della Memoria, rafforza la nostra voglia di continuare ad essere testimoni. Ha voluto raccontare fino alla fine soltanto la verità – ha concluso Dente – E la verità è sicuramente l’atto più coraggioso per un uomo».

Assente il sindaco Francesco Italia per impegni che lo hanno portato fuori Siracusa, l’amministrazione comunale era rappresentata dall’assessore Consiglio.

Al Giardino Mario Francese anche Salvatore Di Salvo, tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia che ha ricordato le recenti parole di Papa Francesco in occasione del Giubileo del Mondo della Comunicazione. «La libertà dei giornalisti è libertà per ognuno di noi – sono state le parole del Santo Padre ripetute da Di Salvo – Il suo è stato un richiamo a scrivere sempre la verità continuando ad essere veri; proprio come lo è stato Mario Francese».

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