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Un momento dell’anteprima della mostra (Foto: quirinale.it)
Anniversario 15 Gen 2025

Ansa, una mostra al Maxxi per celebrare gli 80 anni. Mattarella: «Fondamentale il lavoro dei giornalisti»

Il Presidente della Repubblica è intervenuto all’anteprima dell’esposizione fotografica, che sarà aperta al pubblico fino al 9 febbraio 2025.

Il 15 gennaio 1945 uscì il primo notiziario dell’Agenzia Nazionale Stampa Associata. A firmare l’atto costitutivo dell’Ansa, che nasceva per prendere il posto dell’agenzia Stefani, furono i primi sei quotidiani dell’Italia liberata con l’obiettivo di garantire a quella che dopo pochi anni sarebbe diventata la Repubblica italiana un’informazione primaria indipendente.

L’Ansa celebra il traguardo degli 80 anni di vita attraverso una mostra fotografica al Maxxi di Roma, nella quale sono esposti scatti di grande impatto visivo con cui viene raccontata la vita della Repubblica dal secondo Dopoguerra ad oggi e i grandi eventi che hanno scosso il mondo.

All’anteprima della mostra, che sarà aperta al pubblico fino al 9 febbraio 2025, è intervenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nella mattinata del 15 gennaio si è a lungo soffermato sulle fotografie accompagnato dal presidente dell'Ansa Giulio Anselmi, dall'amministratore delegato Stefano De Alessandri e dal direttore Luigi Contu.

«Nel caos dell'informazione c'è sempre più bisogno di contenuti verificati, il lavoro dei giornalisti è fondamentale», ha commentato il Capo dello Stato. «Complimenti per il vostro lavoro, un lavoro, quello dei giornalisti, che è fondamentale per la democrazia», ha aggiunto Mattarella mentre osservava la foto simbolo di piazza Tienanmen. «Una foto altamente simbolica per la libertà», ha osservato. Il presidente è rimasto colpito dalle foto di Romano Prodi e Silvio Berlusconi montate su un pannello una sopra l'altra: è stata una «piccola cattiveria» metterli così insieme, ha osservato divertito.

Poco prima Anselmi aveva ringraziato Mattarella «per l'attenzione che riserva ininterrottamente all'informazione come garanzia della democrazia», sottolineando proprio «il ruolo di garanzia che l'Ansa ha sempre avuto e che vuole continuare ad esercitare» visto anche che, purtroppo, «molti confondono l'informazione con la propaganda».

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