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Contratti 09 Ott 2008

Malinconico, Fieg: “Si sta seriamente lavorando per il contratto ma serve tempo” Siddi, Fnsi: “Si procede con serietà e rigore ma il tempo non può essere infinito”

Al rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti, scaduto da oltre tre anni e mezzo, ''si sta lavorando seriamente'', ma ''occorre tempo''. Lo ha spiegato il presidente della Federazione italiana degli editori, Carlo Malinconico, a margine ad un convegno dedicato alla filiera della carta.

Al rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti, scaduto da oltre tre anni e mezzo, ''si sta lavorando seriamente'', ma ''occorre tempo''. Lo ha spiegato il presidente della Federazione italiana degli editori, Carlo Malinconico, a margine ad un convegno dedicato alla filiera della carta.

''Si sta lavorando seriamente: sono convinto - ha detto Malinconico - che il senso di responsabilità che deve guidare tutti porterà a una soluzione dei problemi. Occorre tempo, perché l'avvicinamento c'é, ma va ulteriormente maturato, verificato''. (ANSA) SIDDI, TEMPO NON PUO' ESSERE INFINITO Il lavoro per il rinnovo del contratto dei giornalisti ''procede con molta serietà e rigore'', ma ''il tempo non può essere infinito'': lo ha sottolineato il segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi, nel suo intervento di oggi in Giunta. ''Il lavoro sul contratto - ha detto Siddi - procede con molta serietà e rigore. A giudizio della Fnsi sui punti strategici le nuove relazioni sono chiare. I giornalisti hanno fatto tutta la loro parte: ora è necessario non disperdere il lavoro fatto e, alla luce anche del quadro complessivo di settore e delle esigenze di operare con certezza e serenità per il futuro, andare con altrettanta serietà ad affrontare i capitoli aperti''. Per il segretario della Fnsi, ''il tempo non può essere infinito. Non si può pensare che il nuovo anno possa cominciare senza un nuovo contratto e senza necessarie azioni comuni, capaci di favorire un indispensabile disegno riformatore per il settore. Tutto questo - ha concluso - deve essere un interesse comune e non materia di conflitto''. (ANSA)

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