Si tinge sempre più di giallo la morte della giornalista della Bbc Jacky Sutton, trovata impiccata ieri in una toilette dell’aeroporto di Istanbul dove – fatalità – le telecamere di sorveglianza erano fuori uso. Le autorità e i media turchi liquidano la faccenda come un suicidio, ma gli amici e colleghi della giornalista non credono alla versione precipitosamente confezionata. La vicenda ha assunto dimensioni globali e anche il coordinamento di Gi.U.Li.A, la rete nazionale delle giornaliste unite libere autonome, “chiede giustizia a nome di tutte le giornaliste”.
“Una donna, una giornalista della Bbc, un'inviata di guerra
che indagava sull'Is, sul trattamento che l'Is infligge alle donne, sulla
resistenza curda. Ma quanto fastidio può dare una persona così? Tanto.
Abbastanza da indurci ad affermare che l'inglese Jacky Sutton, trovata
impiccata ieri in una toilette dell'aeroporto di Istanbul mentre le telecamere
erano ‘guaste’, è stata assassinata. Altro che suicida per aver perso un
volo..., come molti media turchi si sono affrettati a sostenere facendo eco
alle dichiarazioni della polizia. E la chiamano informazione”.
Così il coordinamento di Gi.U.Li.A, la rete nazionale delle giornaliste unite
libere autonome, interviene sulla vicenda che sta facendo discutere i media di
tutto il mondo.
“Sutton, 50 anni, collega di grande esperienza, aveva seguito sul campo i
conflitti in Corno d'Africa, in Afghanistan e in Iraq, aveva raccontato –
prosegue la nota – le repressioni etniche di Erdogan (e difatti ieri,
proveniente da Londra, in transito all'aeroporto Ataturk doveva prendere
proprio un volo per Erbil, nella regione curda irachena). Giulia, a nome di
tutte le giornaliste, chiede giustizia”.
“La denuncia dev'essere durissima – conclude quindi GiULiA – e rivolta in
particolare a tutti i governi europei, che in questo momento si mostrano
morbidi verso il sistema autoritario turco e forse accoglienti perché incapaci
di gestire da soli il flusso dei migranti. Si noti la motivazione misogina e
idiota con cui i media locali sostengono la tesi del suicidio: grande inviata
di guerra alla guida di un importante think tank giornalistico, ma per loro
Jacky Sutton in fondo non era che una donna e si sa come reagiscono
istericamente le donnette di fronte alla prima difficoltà, soprattutto se
perdono un aereo: ... Impiccandosi”.