''Ancora una volta auspico tempi rapidi per la chiusura della vertenza sul rinnovo del contratto giornalistico''. Lo ha detto l'amministratore delegato di Rcs MediaGroup, Antonello Perricone, incontrando la stampa al termine della presentazione del nuovo piano industriale del gruppo editoriale.
Perricone ha quindi spiegato che l'auspicio, già fatto mesi fa al momento della presentazione dei risultati annuali dell'esercizio di Rcs MediaGroup, viene fatto anche alla luce delle nuove strategie messe a punto dall'azienda. ''Nel piano che abbiamo presentato la componente giornalistica è fondamentale - ha detto -. Auspico tempi rapidi sul contratto anche per consentirci di pianificare tutti gli investimenti necessari in tempi rapidi''. Perricone ha quindi sottolineato l'importanza di avere ''una comunione di intenti sulla multimedialità, perchè senza di quella non si va da nessuna parte''. (ANSA) Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Ancora una volta l’auspicio dell’amministratore delegato di RCS Perricone trova d’accordo la Federazione della Stampa. Non vi sono ragioni per ritardare ulteriormente i tempi della chiusura della vertenza per il rinnovo del contratto giornalistico, sulla base di un negoziato senza pregiudiziali su nessuno dei temi posti dalle parti. Riaprire il dialogo è importante anche in relazione alla preannunciata iniziativa del Governo per una seria riforma dell’editoria e del mercato del lavoro giornalistico. Problemi sui quali la stessa Autorità Garante della Concorrenza ha chiesto criteri più stringenti e trasparenti nell’erogazione dei contributi pubblici. Multimedialità, struttura del salario, regole per il precariato, equilibrio dei conti economici dell’Istituto di previdenza Inpgi: questi i temi di un confronto che può essere ripreso rapidamente per concludersi in non più di due mesi. Un confronto che aiuterebbe certamente lo sviluppo delle aziende dell’informazione e la ripresa di costruttive relazioni sindacali. Ma l’amministratore delegato di RCS sa bene che per discutere, dopo oltre due anni e mezzo di blocco delle trattative, non basta la sua volontà e quella della Fnsi”.