“La Federazione della Stampa ringrazia i colleghi della carta stampata, delle agenzie di stampa, delle televisioni e delle radio nazionali, degli uffici stampa e degli altri settori che hanno partecipato compattamente allo sciopero di venerdì e di ieri. La Fnsi sottolinea la partecipazione massiccia dei giornalisti, con percentuali di adesione superiori al 90%. Nel settore dei periodici lo sciopero continuerà secondo le modalità stabilite.
Contrariamente alle fosche previsioni degli editori e respingendo tentativi spesso illegali di vanificare lo sciopero, i giornalisti italiani hanno continuato a dimostrare di avere ben compreso la natura dello scontro che riguarda il futuro professionale dell’intera categoria, di coloro che hanno un rapporto di lavoro dipendente e delle colleghe e colleghi precari o freelance che debbono sottostare a inaccettabili condizioni di sfruttamento. La Fnsi, forte delle adesioni alle piattaforme sindacali, proseguirà nelle prossime settimane la forte campagna di mobilitazione e di scioperi nei confronti degli editori della Fieg e dell’agenzia per la contrattazione nel pubblico impiego Aran, e verificherà, nell’incontro fissato per il 14 dicembre, la disponibilità dell’associazione delle emittenti locali Aeranti-Corallo a concludere rapidamente il negoziato su basi di reciproca soddisfazione. Il Sindacato dei giornalisti continuerà con pazienza certosina a ricercare la strada del dialogo con la Fieg e con l’Aran, ma non potrà accettare di cancellare il diritto alla contrattazione ed al rispetto del ruolo professionale dei giornalisti. La situazione contrattuale e l’esito delle prime sette giornate di sciopero generale dei giornalisti italiani saranno esaminate il 19 e il 20 dicembre dalla Giunta e dal Consiglio Nazionale della Fnsi ai quali il Segretario Generale proporrà la convocazione per la metà del mese di gennaio di una riunione straordinaria della conferenza dei comitati e di fiduciari di redazione insieme alle Commissioni contrattuali. La Fnsi deve valutare con intelligenza ma anche con il massimo rigore i comportamenti dei giornalisti, ed in particolare degli iscritti al Sindacato, che hanno compiuto atti tesi a vanificare il risultato degli scioperi. Occorrerà valutare anche le decisioni di quei colleghi e strutture di base che, pur dichiarando di aderire allo sciopero, hanno attuato iniziative di lotta in contrasto con le indicazioni del Sindacato. In alcuni casi si sono verificati veri e propri comportamenti antisindacali da parte delle imprese, purtroppo con il concorso di pochi colleghi al fine di indurre precari, collaboratori e contratti a termine a lavorare, ricattati e minacciati. In altri casi, aziende dei settori dei periodici e quotidiani hanno offerto illegalmente premi in denaro e costosi beni materiali per “convincere” i giornalisti a lavorare. Una situazione che ha pochi precedenti nella storia democratica e civile del nostro Paese e che sarà denunciata pubblicamente dal Sindacato dei giornalisti.”