I giornalisti lavoratori autonomi potranno a breve beneficiare di una importante novità in materia di welfare: il Comitato amministratore dell’Inpgi2 ha infatti approvato la delibera con la quale si estende agli iscritti alla Gestione separata dell’Ente l’assistenza sanitaria della Casagit. “Fnsi, Inpgi e Casagit – commenta il segretario Fnsi, Lorusso - danno in questo modo un segnale concreto ai colleghi titolari di partite iva o di cococo”. La delibera passa ora al vaglio dei ministeri vigilanti.
Lavoratori autonomi e cococo iscritti alla gestione separata
dell’Inpgi potranno accedere gratuitamente all’assistenza sanitaria della
Casagit. Lo ha deciso il Comitato amministratore dell’Inpgi2. Il provvedimento,
che entrerà in vigore dopo l’approvazione dei ministeri vigilanti, riguarda una
platea di circa 6400 giornalisti.
L’assistenza sanitaria sarà garantita, mediante una apposita
convenzione tra Inpgi e Casagit che sarà stipulata dopo l’entrata in vigore
della delibera, a tutti coloro che siano iscritti in via prevalente alla
gestione separata dell’Inpgi, siano in regola con il versamento dei contributi
previdenziali e abbiano percepito nell’ultimo triennio un compenso medio annuo
compreso tra un minimo di 3000 euro e un massimo di 25000 euro.
“Esprimo grande soddisfazione – è il commento del presidente dell’Inpgi, Andrea Camporese – per una importante decisione che introduce elementi significativi di solidarietà nel welfare delle colleghe e dei colleghi iscritti alla Gestione separata. Il Comitato Amministratore ha condiviso fortemente, con un voto unanime, un passaggio che sostiene la tutela della salute e dei redditi di colleghi che vivono in un mercato del lavoro estremamente difficile. Con questa decisione si apre, a vent’anni dalla costituzione della Gestione, una nuova dimensione riformista più aderente alle profonde modificazioni della platea degli iscritti e bisognosa di ulteriori passi che i futuri amministratori dell’Ente spero possano valutare. Tutti gli strumenti - si legge ancora nel commento del presidente Camporese pubblicato sul sito dell'Istituto - che concorrono alla permanenza nel mercato del lavoro, alla tutela dei redditi e alla solidarietà tra generazioni, rappresentano una delle sfide più rilevanti per il futuro della categoria. Le Parti sociali potranno cogliere questa decisione per ulteriori sviluppi negoziali all’insegna dell’inclusione e della ripresa dell’occupazione così drammaticamente colpita in questi anni”.
“Si tratta – dichiara Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi – di una
decisione storica, che dà sostanza all’accordo contrattuale sul lavoro autonomo
stipulato lo scorso anno, valorizzando la piena collaborazione tra Fnsi, Inpgi
e Casagit, in uno spirito di solidarietà fra tutti gli attori della categoria. I tre enti, ciascuno nel proprio ambito di
competenza, danno in questo modo un segnale concreto ai colleghi titolari di
partite Iva o di cococo che esercitano realmente la professione e versano
regolarmente i contributi alla gestione separata dell'Inpgi, costruendo nuove
forme di welfare allargato, che fino a ieri erano state prerogativa esclusiva
dei lavoratori dipendenti. Dopo il riconoscimento dell'assicurazioni infortuni, previsto nell'accordo sul lavoro autonomo, si tratta di un ulteriore passo avanti. L’allargamento dell’area del lavoro autonomo obbligherà
sempre più la Fnsi, insieme con Inpgi, Casagit e Fondo di previdenza
complementare, a costruire forme di assistenza e a dar corpo a una rete di
servizi per i colleghi. L’ampliamento del perimetro del lavoro dipendente
rimane una priorità, oltre che un passaggio imprescindibile per continuare a
garantire la sostenibilità del sistema previdenziale e assistenziale della
categoria. La costruzione di un welfare egualmente inclusivo e realmente
protettivo per quanti non sono contrattualizzati deve però costituire il
secondo pilastro del sistema. Solo così si potrà essere solidali con i fatti con quanti esercitano realmente la professione, smentendo soloni, demagoghi e qualche
improvvisato e autoproclamato re dei poveri”.
“L'accesso gratuito alla Casagit per oltre seimila
giornalisti iscritti all'Inpgi 2 - commenta Mattia Motta, presidente della Commissione lavoro autonomo Fnsi e membro della segreteria Fnsi - è un passo in avanti decisivo nel percorso di
inclusione sociale e contrattuale di quella vera e propria dorsale
dell'informazione italiana che è è rappresentata dai precari dell'informazione
e da giornalisti autonomi per scelta e vocazione senza i quali i giornali, i
siti web, le tv e le radio non potrebbero andare avanti. Credo di esprimere un
sentimento condiviso nel dire che oggi giornalisti precari e autonomi si sentono
più forti e meno soli.
Occorrerà aspettare il via libera dei ministeri vigilanti
– prosegue Motta - ma un dato è certo: l'accesso gratuito alla rete di
assistenza Casagit di chi fa questo mestiere tra mille difficoltà e fino ad
oggi senza tutele è un primo risultato del percorso avviato con l'accordo
contrattuale sul lavoro autonomo dell'anno scorso. La strada da fare è ancora
tanta, impervia soprattutto nell'ottica dell'inclusione contrattuale per
garantire autonomia e solidità a chi pratica la professione fuori dalle
redazioni. Questo passaggio imprime uno scatto in avanti concreto in un'ottica
di welfare solidale della categoria: la decisione presa dal comitato
amministratore dell'Inpgi2 sottolinea l'importanza della collaborazione tra gli
enti di categoria su due versanti: in difesa del sistema dell'informazione del
nostro Paese e in un'ottica di rilancio del sistema editoriale italiano che per
forza di cose passa anche dal lavoro autonomo”.
“Un altro importante passo di inclusione quello che oggi
annuncia l’Inpgi, l’Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani. Garantire
anche alla popolazione dei collaboratori di giornali, radio, Tv, uffici stampa
e web un’assistenza sanitaria di categoria, attraverso la Casagit, la Cassa di
Assistenza dei Giornalisti Italiani, rappresenterà la concretizzazione di un
disegno già tentato con l’ultimo rinnovo contrattuale - dichiara Daniele
Cerrato, presidente Casagit -. Vorrà dire fotografare e comprendere, con
garanzie concrete, quel mondo molto variegato di collaboratori che
rappresentano una risorsa importante per la quasi totalità degli organi di
informazione. Una popolazione che resta purtroppo senza le tutele del Contratto
pieno ma potrà finalmente ampliare il proprio Welfare”. Secondo il presidente
Casagit, “è un segnale di portata storica che riconosce la realtà di una
professione che sta attraversando, come tutto il mondo dell’editoria, un
momento di profonda crisi e trasformazione. Un passaggio rilevante che pur non
sostituendo il valore di una contrattualizzazione stabile ne disegna possibili
prospettive. La nostra speranza è che questo ambizioso disegno, nato dalla
stretta collaborazione tra i due enti dei Giornalisti italiani, possa
incontrare le approvazioni Ministeriali previste per Legge e realizzarsi
pienamente al più presto. Alle colleghe e ai colleghi iscritti alla Gestione
Separata dell’Inpgi, compresi nell’iniziativa, vogliamo poter dare il benvenuto
in Casagit convinti come siamo che l’assistenza sanitaria sia ormai un elemento
importante di tutela del reddito e di sicurezza per il futuro”.