“Ha ragione il presidente del Senato, Franco Marini: la diserzione è una brutta cosa di fronte a obblighi sociali ineludibili, come sono quelli che discendono da un contratto di lavoro e del suo rinnovo nei tempi stabiliti.
E dice giusto il Presidente del Senato anche quando evidenzia il carattere centrale della vertenza per il contratto dei giornalisti che, nel suo contenuto legato alle regole di lavoro della trattazione del bene informazione, tocca “temi vitali per la democrazia”. Scioperi prolungati cui sono costretti i giornalisti, interrompendo l’ordinaria circolazione dell’informazione, per rivendicare e segnalare a tutto il Paese la criticità di questa situazione che giustamente sollecita la preoccupazione delle più alte cariche dello Stato, chiedono un’assunzione di responsabilità da parte di chi, la Fieg, ostinatamente rifiuta il negoziato. Non servono gli atti di prepotenza, come riconosce il Presidente Marini, ma iniziative di legalità. E in questo senso sono di grande significato le considerazioni e i sentimenti che, infine, il Presidente ha espresso a nome di tutto il Senato”.