''Da parte nostra, ovviamente faremo le pressioni necessarie per arrivare alla soluzione'': lo ha assicurato il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, in merito al rinnovo del contratto dei giornalisti, scaduto da quasi tre anni e che, ha aggiunto, ''dovrà essere rinnovato''.
''Bisogna ammettere onestamente che non ce l'ho fatta a tentare una mediazione. Per un anno abbiamo cercato una via, la fantasia non è mancata'', ha detto Damiano, parlando nel corso dell'incontro organizzato dalla Fnsi contro il precariato, aggiungendo che ''la parte degli editori non ha voluto procedere al rinnovo del contratto, anche quando personalmente ho proposto la separazione della parte normativa dalla parte salariale''. In ogni caso, ''questo contratto - ha proseguito il ministro del Lavoro - dovrà essere rinnovato. Mi auguro - ha concluso - che dopo il congresso nazionale della Fnsi'', in programma a fine novembre ''si torni a parlare''. (ANSA) ''Noi siamo assolutamente determinati a fare una trattativa aperta. Spero che con il nuovo gruppo dirigente, dopo il congresso nazionale di fine novembre, accada quello che finora non è accaduto''. Lo ha detto il segretario generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, a proposito del rinnovo del contratto dei giornalisti, scaduto da quasi tre anni, aggiungendo che ''ci sono le condizioni autentiche per aprire la trattativa''. Parlando in occasione dell'incontro organizzato dalla Federazione nazionale della stampa ''Mandiamo in soffitta il lavoro precario'', Serventi Longhi ha sottolineato come sia stato ''risolto il 60-70% dei problemi posti sul precariato. Resta aperta la parte salariale e quella sul tema della flessibilità anche multimediale su cui - ha affermato - siamo disposti a discutere''. Dopo il congresso nazionale della Fnsi, in programma dal 26 al 30 novembre, ''credo si possa chiudere. Sono ottimista'', ha aggiunto il segretario generale. ''Credo che anche nella Fieg sta maturando un orientamento positivo''. (ANSA)