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Contratti 11 Dic 2005

Il Cdr di Sky si difende dalle accuse di aver violato le regole sugli scioperi

''La copertura del sorteggio del campionato mondiale di calcio (5 ore di durata sulle 100 previste tra Skysport 1, Skysport 2 e Skysport 3) e' stata decisa in relazione alla straordinarieta' di questo evento per la nostra emittente, tra l'altro impossibile da bloccare a meno di 72 ore dalla messa in onda, nel momento in cui e' stato proclamato lo sciopero''.

''La copertura del sorteggio del campionato mondiale di calcio (5 ore di durata sulle 100 previste tra Skysport 1, Skysport 2 e Skysport 3) e' stata decisa in relazione alla straordinarieta' di questo evento per la nostra emittente, tra l'altro impossibile da bloccare a meno di 72 ore dalla messa in onda, nel momento in cui e' stato proclamato lo sciopero''.

Questo uno dei punti della replica del Cdr di Sky sport dopo le critiche mosse dal Cdr di Rai sport e dall'Usigrai di aver violato le regole durante lo sciopero. ''La decisione di consentire la copertura giornalistica del sorteggio del mondiale, evento storico perché per la prima volta in Italia il torneo sara' coperto da una televisione a pagamento, e' dunque volta - spiega il Cdr - a salvaguardare un investimento che per la nostra categoria ha permesso la creazione di nuovi posti di lavoro, con prospettive di ulteriore incremento se quella che oggi e' una scommessa per tutti i giornalisti di Sky sara' vinta''. Dopo aver ricordato che nella redazione di Sky sport ''non esiste, e mai e' esistita in passato, alcuna forma di ricorso al lavoro precario o, peggio, all'abusivato'', il Cdr sottolinea che si e' trattato ''anche, di rispetto per gli abbonati''. Rilevando le differenze tra abbonamento alla Rai e quello a Sky, il Cdr ha osservato che le critiche ricevute ''diventano pericolose perche' rischiano di spaccare la categoria, mentre noi vogliamo assolutamente continuare ad essere solidali con il sindacato, aderire agli scioperi, ma decidendo, anche discutendone con la Fnsi, una differente modalita', piu' consona alla nostra diversita'''. E diverso, per il Cdr il ''peso'' dell'astensione dal lavoro tra le tv generaliste, come Rai e Mediaset, e Sky: per le prime si possono quantificare ''due, massimo tre ore giornaliere di sciopero: tra il 10% e il 15% del totale dei programmi'', mentre per il secondo si parla dell'''annullamento del 95% del suo palinsesto''. ''Alla luce di questo dato come si puo' parlare - sottolinea il Cdr - di mancata adesione allo sciopero? Si puo' affermare, finalmente, la necessita' di riconoscere alla nostra emittente una sua particolarita' congenita e la necessita' di stabilire forme di adesione allo sciopero diverse dalle altre televisioni? Si puo' costringere un emittente a spegnere, di fatto, tutti i suoi canali (basati sul costante apporto giornalistico), mentre per tutte le altre reti si tratta solo di compensare spazi informativi percentualmente molto bassi rispetto alla normale programmazione? No, se si ragiona, come facciamo noi, sul problema...di una penalizzazione abnorme che possa mettere a rischio i posti di lavoro dei 100 assunti alla redazione di Skysport, e degli oltre 100 di SkyTg24''. Per questo il Cdr ha chiesto ''l'apertura urgente di un tavolo di discussione, alla presenza della FNSI, del nostro Direttore e del CDR di Skysport per discutere dell'intera questione''.(ANSA).

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