''Per la seconda volta consecutiva- 4 giorni complessivi - lo sciopero della categoria per la vertenza del contratto nazionale di lavoro, nella nostra regione, non e' riuscito''. Lo afferma, in una nota, il Cdr del Tirreno osservando che ''nelle edicole, infatti, l'unica testata toscana non presente e' stata ancora una volta Il Tirreno, mentre sono uscite La Nazione, il Corriere di Firenze e di Prato, il Corriere di Lucca e altri quotidiani locali con edizioni piu' o meno ridotte.
Una situazione, questa, che penalizza gravemente il nostro giornale e che potrebbe diventare addirittura insostenibile se la protesta nei confronti degli editori dovesse proseguire a lungo, com'e' purtroppo facilmente prevedibile''. ''Noi siamo convinti - prosegue la nota - che sia giusto scioperare contro la Fieg perche' in gioco non c'e' solo il rinnovo del contratto ma l'indipendenza ed il ruolo della professione nel sistema della comunicazione. Ruolo che viene messo a rischio dagli editori che continuano a respingere anche le piu' elementari garanzie contrattuali per i freelance e per i collaboratori e che sulla parte economica propongono addirittura un arretramento dei diritti (prima fra tutte, la riduzione degli scatti di anzianita'). Ed e' proprio per difendere il ruolo e la liberta' dei giornalisti che il Tirreno ha sempre aderito - con il 100% di partecipazione dei redattori - alle iniziative di protesta della Fnsi''. ''Ma dinanzi a quello che si verifica nel panorama editoriale regionale - afferma il Cdr del Tirreno - ecco che cresce il malumore anche nella nostra redazione. Nei giorni dello sciopero i quotidiani che sono usciti (nonostante la pessima qualita') non hanno perso una copia, anzi hanno aumentato notevolmente le proprie vendite anche nell'area di nostra maggior diffusione. Questo genera frustrazione tra i colleghi del Tirreno che vedono vanificati i loro sacrifici in un momento particolarmente difficile per l'editoria. Invece di usare toni trionfalistici per le percentuali di adesione allo sciopero, invitiamo tutti a riflettere sulla messa a punto di modalita' di lotta che riescano realmente a bloccare l'uscita di tutti i quotidiani. Allora si', potremo cantare vittoria''. ''Al riguardo - conclude la nota - esprimiamo solidarieta' ai colleghi del Mattino di Napoli e del Giornale di Sicilia che, anticipando di un giorno lo sciopero, sono riusciti ad evitare il ricatto degli editori. Pertanto, invitiamo il segretario nazionale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, a partecipare ad un'assemblea con i redattori del Tirreno da svolgersi nella sede centrale di Livorno prima della prossima iniziativa di protesta. E proponiamo che, in occasione del prossimo eventuale sciopero, si svolga una manifestazione nazionale nella nostra regione a cui possa partecipare lo stesso segretario della Fnsi''. (ANSA).