“Sono auguri straordinari, quelli per il rinnovo per il contratto fatti oggi da un’Autorità dello Stato laico e democratico come il Presidente della Camera Fausto Bertinotti e da un eminente curatore di anime come il Cardinale di Bologna Carlo Caffarra.
L’uomo di Chiesa vede nella carta del lavoro dei giornalisti una carta per il rispetto dei diritti fondamentali di tutti. La terza carica della nostra Repubblica ricorda che il contratto collettivo non è un ingombro ma una condizione di progresso democratico. La società italiana sta comprendendo bene a ogni livello la delicatezza della vertenza e la grave responsabilità che portano gli editori nel negare il confronto contrattuale. Ipotizzano scenari di grande cambiamento ma rifiutano di parlarne con chi, i giornalisti, dovrebbero esserne i protagonisti. Pensano, sbagliando, di poter ordinare tutto da soli ma questa è una strada “sfascista” e su cui non si costruisce niente di nuovo che sia buono per tutti. Ecco perché gli auguri di Bertinotti e Caffarra suonano anche come monito e invito di riflessione larga per gli imprenditori e la comunità viva del Paese”.