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Contratti 17 Mar 2006

Fnsi: “Da 384 giorni i giornalisti sono senza contratto di lavoro" Ieri 18 marzo sciopero nazionale dei quotidiani, agenzie di stampa e delle testate on line Il 25 marzo sciopero dell’emittenza nazionale

L’assemblea di Comitati e Fiduciari di redazione, il Consiglio Nazionale e la Commissione Contratto Fieg-Fnsi, hanno approvato oggi (17 marzo) all’unanimità i seguenti documenti: “La Conferenza nazionale dei comitati e dei fiduciari di redazione, il consiglio nazionale della Fnsi e la commissione contratto, riuniti a Roma insieme alla giunta esecutiva della Fnsi, proclamano un giorno di sciopero nazionale dei giornalisti dei quotidiani, delle agenzie di stampa, delle testate on line per il 18 marzo e dell’emittenza nazionale pubblica e privata per il 25 marzo.

L’assemblea di Comitati e Fiduciari di redazione, il Consiglio Nazionale e la Commissione Contratto Fieg-Fnsi, hanno approvato oggi (17 marzo) all’unanimità i seguenti documenti: “La Conferenza nazionale dei comitati e dei fiduciari di redazione, il consiglio nazionale della Fnsi e la commissione contratto, riuniti a Roma insieme alla giunta esecutiva della Fnsi, proclamano un giorno di sciopero nazionale dei giornalisti dei quotidiani, delle agenzie di stampa, delle testate on line per il 18 marzo e dell’emittenza nazionale pubblica e privata per il 25 marzo.

Non sono chiamati allo sciopero i giornalisti dell’emittenza locale, perché gli editori di Aeranti Corallo hanno firmato un accordo con la Fnsi, ed i giornalisti degli uffici stampa per i quali si è aperta una trattativa per il contratto. L’assemblea dà mandato alla Giunta della Fnsi di attuare in qualsiasi altro momento gli altri sei giorni di sciopero già decisi a sostegno della vertenza. La decisione di scioperare durante la campagna elettorale non è stata presa dagli organismi rappresentativi della categoria a cuor leggero. Ma tutte le strade sono state tentate per convincere gli editori della Fieg a frenare l’oltranzismo che li anima. Compresa l’organizzazione di numerose manifestazioni. Dunque, non resta che riprendere gli scioperi, un segnale di cui il centrodestra e il centrosinistra, impegnati nella competizione elettorale, dovranno tenere conto. Non si può chiedere ai giornalisti di ridurre la propria autonomia, di abdicare alla propria missione di informare correttamente i cittadini, pur di consentire agli editori di manipolare i dipendenti come vogliono, di trattare i giovani giornalisti come paria della società e di corrispondere ai collaboratori esterni - quando lo fanno correttamente - compensi risibili, da due euro a pezzo, come nelle ultime tabelle decise dal gruppo Riffeser (Nazione, Resto del Carlino, Giorno, Quotidiano nazionale). Sono editori che hanno chiuso bilanci più che buoni, distribuendo cospicui dividendi agli azionisti. E il cui scopo evidente in questa vicenda non è quello di fare impresa nel settore della libera stampa, ma solo di avere le mani libere nei propri giornali. Nello stesso tempo gli organismi rappresentativi della Fnsi richiamano tutte le forze politiche al grande tema dell’informazione e del diritto dei cittadini ad essere informati: il contratto dei giornalisti, come le garanzie di autonomia di tutti gli operatori dell’informazione e della comunicazione, è un problema essenziale, ma non l’unico. Un’equilibrata raccolta pubblicitaria, leggi di sistema con rigorose norme antitrust e l’assetto del servizio pubblico sono e resteranno per la democrazia italiana temi assolutamente centrali”. Il Secondo documento afferma: “L’assemblea generale dei Comitati e Fiduciari di redazione, del Consiglio Nazionale e della Commissione Contratto appoggia la proposta di una giornata di sciopero avanzata dalla Giunta federale. Ma ritiene necessario accompagnare l’astensione dal lavoro con l’impegno da parte di tutti i comitati e fiduciari di redazione a vigilare sul rigido rispetto del cnlg, compresi i rapporti con i collaboratori freelance. I cdr si impegnano a reagire, ogni qual volta vengano accertate violazioni contrattuali, in ogni sede competente coinvolgendo le ars e la Fnsi. I cdr, per quanto riguarda le eventuali situazioni di precariato e l’utilizzazione impropria di personale in funzione giornalistica, in violazione del contratto, si impegnano a denunciare e a perseguire le aziende interessate in ogni sede, compreso quella previdenziale. La Conferenza nazionale dei cdr ribadisce di ritenere irrinunciabile la salvaguardia della dignità e dell’autonomia professionale dei giornalisti e, di conseguenza, impegna la giunta federale a non cedere sulla riduzione del costo del lavoro e sugli scatti automatici di anzianità aziendale, unica garanzia economica del riconoscimento professionale nel rispetto dell’autonomia dei giornalisti.” LE MODALITA’ La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: Si riportano di seguito le modalità dello sciopero dei giornalisti: i giornalisti dei quotidiani del mattino si asterranno dal lavoro nella giornata di sabato 18 marzo per impedire l’uscita dei quotidiani nella giornata di domenica 19; i giornalisti dei quotidiani del pomeriggio si asterranno dal lavoro in modo da impedire l’uscita dei quotidiani nelle giornate di sabato 18 marzo; i giornalisti delle agenzie di stampa, dei service, delle strutture sinergiche nazionali e locali, dei giornali telematici, dei siti web e dei portali internet si asterranno dal lavoro dalle ore 07.00 di sabato 18 alle ore 07.00 di domenica 19 marzo; i giornalisti free-lance, i collaboratori ed i corrispondenti si asterranno dal lavoro per l’intera giornata di sabato 18 marzo. I giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva nazionale pubblica e privata, analogica e digitale, e dei canali tematici satellitari legati o no a network terrestri si asterranno dal lavoro a partire dalle ore 06.00 di sabato 25 marzo sino alle ore 06.00 di domenica 26. Nel corso dello sciopero nell’emittenza radiotelevisiva saranno assicurati soltanto i notiziari in forma ridotta previsti da eventuali accordi aziendali. Pertanto, non andrà in onda nessuna trasmissione o rubrica giornalistica, né andranno in onda trasmissioni registrate in giornate precedenti, che abbiano come conduttori o protagonisti giornalisti, né avvenimenti sportivi con la cronaca di giornalisti. In ogni caso sarà assicurata la presenza dei Cdr in tutte le redazioni al fine di predisporre notiziari straordinari in presenza di eventi di particolare gravità e interesse per l’utenza. Non sono previste deroghe di alcun tipo. I giornalisti dei periodici cumuleranno la giornata con quelle successive in modo da impedire la pubblicazione di un numero secondo le disposizioni che saranno tempestivamente emanate dalla Federazione della Stampa.

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