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Un momento della premiazione della scorsa edizione della festa di Articolo21
Appuntamenti 12 Lug 2021

'FestAssemblea' di Articolo21, tutti i premiati

Riconoscimenti, fra gli altri, a padre Antonio Spadaro, alla squadra di Report, a Nello Trocchia e alla redazione del Domani, a Mario Paciolla, Angela Caponnetto, Flavio Lotti, Valerio Lo Muzio e all'associazione Bielorussi in Italia 'Supolka'.

Una 'FestAssemblea' contro tutti i bavagli e i diritti civili negati quella organizzata dall'associazione Articolo21, lunedì 12 luglio, la Casa internazionale delle donne di Roma, per ripercorre le tappe più difficili per l'informazione e la libertà di espressione in Italia e nel mondo. Un incontro dedicato «a chi è stato aggredito e insultato per aver raccontato i fatti o per essersi battuto per la verità e la giustizia», una serata «nel segno della libertà di espressione nel solco dello spirito dell'associazione», spiegano i promotori.

Numerosi i riconoscimenti assegnati «alle voci che più hanno inciso sulla ricerca della verità, sui racconti rigorosi anche quando erano assai scomodi». Ecco di seguito l'elenco completo.

Padre Antonio Spadaro, direttore della Rivista "La civiltà cattolica" che ha ospitato la firma del manifesto "Parole non pietre" a febbraio 2020, alla vigilia della massima emergenza Covid; impegno che si è rivelato profetico quasi oltreché utilissimo proprio durante la pandemia contro l'odio verso i giornalisti, fenomeno che ha fatto registrare, purtroppo, un'impennata nel 2020. Spadaro è stato egli stesso bersaglio di insulti ogni volta che ha difeso la libertà, la dignità, i diritti: è accaduto con i suoi articoli e post su Liliana Segre, sui migranti, sul Papa, sull'etica contro la deriva sovranista.

La squadra di Report, la trasmissione Rai che ha fatto dell'inchiesta giornalistica un punto fermo, un obiettivo "ritrovato", caposaldo per tutti i giornalisti. Per questo il conduttore Sigfrido Ranucci e la redazione sono stati destinatari di attacchi apparentemente legittimi e legali, in realtà veri e propri tentativi di imbavagliare una volta e per sempre, uno e per tutti, il giornalismo che non si arrende davanti agli ostacoli. L'aggressione legale più recente è arrivata a giugno scorso dopo un ricorso accolto dal Tribunale amministrativo e che rischia di aprire un varco pericolosissimo nella segretezza delle fonti dei giornalisti.

Nello Trocchia e la redazione del Domani per la straordinaria inchiesta sulle torture avvenute nel carcere di Santa Maria Capua Vetere avviata nelle ore immediatamente successive ai fatti, avvenuti il 6 aprile 2020. Una serie di reportage pubblicati dal giornale diretto da Stefano Feltri ha sollevato il velo non solo su quella incredibile storia di cronaca, ma sulla condizione complessiva dei detenuti in Italia.

Mario Paciolla, alla memoria. La targa verrà consegnata ai genitori del giovane cooperante e giornalista napoletano di cui il 15 luglio ricorre un anno dalla morte avvenuta in Colombia e spacciata per un "banale" suicidio, mentre gli elementi emersi dimostrano che è stata una vicenda legata al lavoro di Mario e a ciò che aveva scoperto. Un'associazione spontanea promuove da mesi la ricerca di verità e giustizia e ha ricordato Mario nei luoghi che lui frequentava, nella sua città, mentre si sta predisponendo la pubblicazione di una raccolta dei suoi articoli.

Angela Caponnetto di Rainews24, una delle giornaliste che più hanno raccontato cosa accade nella rotta mediterranea tra la Libia e l'Italia, dove sono morte centinaia di persone in cerca di un futuro migliore. Per questo impegno professionale puntuale e costante Angela Caponnetto è stata vittima di attacchi violenti sui social ed è tra i cronisti inseriti nell'elenco dell'Osservatorio del ministero dell'Interno.

Flavio Lotti, coordinatore della Marcia-Perugia Assisi, che nel 2021 compirà 60 anni, edizione nella quale verranno riproposti con maggiore forza i temi della pace e dei diritti ma che quest'anno vuole essere anche il veicolo di un messaggio più ampio di fratellanza e di un futuro sostenibile sotto il profilo etico, non solo economico come si sottolinea molto in questi mesi. Flavio Lotti incarna l'anima di questo messaggio.

Valerio Lo Muzio per i reportage che hanno illuminato storie scomode e delicate e che gli sono costate denunce, aggressioni verbali, insulti, come è accaduto per il suo servizio sulla moto d'acqua della Polizia di Stato utilizzata dal figlio dell'allora ministro dell'Interno. Valerio Lo Muzio ha altresì messo in luce il lavoro, spesso dimenticato, di tantissimi giornalisti precari, collaboratori esterni dei giornali che sono, in realtà, indispensabili all'informazione italiana.

Associazione Bielorussi in Italia "Supolka", per aver contribuito in modo determinante a far conoscere la condizione dei giornalisti in Bielorussia e la complessiva situazione dei diritti civili negati in un Paese che sta nel cuore dell'Europa e che, tuttavia, costantemente calpesta la libertà di espressione.

Fra gli ospiti della serata, insieme con il presidente e la portavoce di Articolo21, Paolo Borrometi ed Elisa Marincola, anche il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il segretario dell'Usigrai, Vittorio Di Trapani.

@fnsisocial

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