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La presidente della Cpo Fnsi, Mimma Caligaris
Cpo-Fnsi 08 Mar 2022

Diritti, parità , rispetto: 8 marzo sempre

«Non può essere una festa se i dati ci dicono che la disparità  di genere nell'informazione è ancora evidente», rileva la presidente della Cpo, Mimma Caligaris. Occorrono, «tutti i giorni, attenzione, ascolto, denuncia, sostegno alle colleghe, lotta a stereotipi, hate speech e pregiudizi», dice, rivolgendo un pensiero alle croniste impegnate sul fronte di guerra.

di Mimma Caligaris*

Non è una festa, l'8 marzo. Non può esserlo se i dati ci dicono che la disparità di genere nell'informazione è ancora evidente e il peso della pandemia, dopo due anni dopo l'inizio, è, soprattutto, sulle spalle delle giornaliste. Di quelle che hanno un contratto, di quelle che l'avevano e lo hanno perso, o sono costrette a rinunciare a posizioni faticosamente raggiunte e ad accettare condizioni penalizzanti, per la dignità prima di tutto, oltre che economiche. Di quelle che, invece, sono fuori dalle redazioni, precarie per obbligo e mai per scelta, eppure contribuiscono, in maniera rilevante, alla produzione di una informazione di qualità.

L'8 marzo, per la Commissione Pari Opportunità della Fnsi, è tutti i giorni: è attenzione, ascolto, denuncia, sostegno alle colleghe sfruttate, demansionate, lasciate ai margini delle scelte e delle carriere. È impegno per eliminare il gender pay gap, perché la forbice si sta di nuovo allargando in maniera preoccupante, soprattutto per le under 40.

Il giornalismo italiano non è ancora un Paese per donne, e ce lo dicono, ogni giorno, le colleghe che ascoltiamo, e che sono anche nel video realizzato assieme a Cpo Usigrai e Giulia Giornaliste. La notiziabilità – è quanto emerge anche dal 6° Global Media Monitoring Report – si ferma al 26 per cento, con l'effetto di avere una narrazione solo parziale, che esclude una parte della società dall'informazione. Poche donne ai livelli apicali: celebrare la vicedirezione a una collega dà la misura di quanto ancora lontano sia il traguardo che, però, la Cpo Fnsi si sforza di raggiungere, con ogni mezzo, anche a tappe forzate.

Pari opportunità è linguaggio di genere, è welfare, è conciliazione dei tempi, è lotta all'hate speech, è battaglia contro le querele bavaglio e contro gli stereotipi e i pregiudizi, che ancora limitano il lavoro delle donne nell'informazione. Pari opportunità è mettere le donne al centro della notizia, sia chi la racconta, sia chi ne è coinvolta. Questa è la priorità della Cpo Fnsi, oggi e in ogni azione quotidiana. Il nostro è un mestiere che si fa 'sul campo' e non può essere ridotto a un 'comodo' (si fa per dire) smart working, dentro il quale si può nascondere il tentativo di svuotare le redazioni e tenere le colleghe lontane.

In questo 8 marzo, e ogni giorno, dalla Cpo Fnsi anche un pensiero, forte, e la vicinanza alle colleghe che sono sul fronte di guerra, per raccontare una tragedia dell'umanità tutta. Nel ricordo delle tante che, per questo, hanno immolato la loro vita: per la verità, per un giornalismo d'inchiesta che è fondamento di democrazia. Una democrazia è compiuta solo se è costruita con le donne e per le donne.

*Presidente della Cpo Fnsi

@fnsisocial

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