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Contratti 10 Ott 2008

“Dal Capo dello Stato una grande lezione, né bavagli né coercizioni”

Il Presidente della Repubblica, celebrando al Quirinale la Giornata dell'Informazione, alla presenza dei vertici della Federazione nazionale della stampa e dell'editoria, ha invitato a ''proseguire il dialogo in corso fra le parti fino al rinnovo del contratto di lavoro''.

Il Presidente della Repubblica, celebrando al Quirinale la Giornata dell'Informazione, alla presenza dei vertici della Federazione nazionale della stampa e dell'editoria, ha invitato a ''proseguire il dialogo in corso fra le parti fino al rinnovo del contratto di lavoro''.

L'importanza del giornalismo come ''presidio essenziale di libertà, verità e democrazia'', ma anche un richiamo ai cronisti, a ''non alimentare l'allarmismo'' nell'informazione sulla crisi finanziaria internazionale e a scegliere ''l'autocorrezione'' come strada maestra, anche per non giustificare misure coercitive che possano mettere a rischio la libertà di informazione''. È il messaggio affidato ai mass media, in occasione della Giornata dell'informazione 2008, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che richiamato anche il governo alla necessità di ''non comprimere il pluralismo'' con i tagli all'editoria. Nel Salone dei Corazzieri Napolitano era circondato dai vertici della Federazione degli editori, della Federazione nazionale della stampa e dell'Ordine dei giornalisti, da numerosi direttori di agenzie, giornali e tg - c'era anche il presidente della Rai Claudio Petruccioli - e dalle giurie dei premi giornalistici posti sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica. Questi riconoscimenti, ha sottolineato il Capo dello Stato, ''valorizzano la professione nei diversi aspetti della sua missione: l'impegno diretto sui fatti; la dedizione alla causa della pace, con particolare attenzione alle vittime della guerra, specie ai bambini; la partecipazione al contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo; il contributo delle donne; l''indagine su fenomeni complessi come l'immigrazione''. ''Su tutte spicca l'omaggio ai giornalisti, specie televisivi, che rischiano e sacrificano la vita all'estero in zone di scontri armati'', ha aggiunto Napolitano, che ha consegnato le medaglie d'oro al merito civile alla memoria di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, la giornalista e l'operatore del Tg3 caduti in un agguato terroristico a Mogadiscio, in Somalia, il 20 marzo del 1994. ''Sono passati quattordici anni - ha commentato Italo Moretti, presidente della giuria del premio Ilaria Alpi - ma l'inchiesta è ancora aperta. Questo riconoscimento alimenta le aspettative di verità e giustizia sul caso di Ilaria e Miran ed è un esempio per quanti operano al servizio della libera informazione''. L'analisi di Napolitano si è soffermata anche su temi di stretta attualità, come i tagli all'editoria decisi dal governo: ''Nessun settore - ha ammesso il Capo dello Stato - può sfuggire all'impegno di contribuire alla riduzione della spesa pubblica, neppure l'editoria. Ma bisogna agire stando attenti a non comprimere il pluralismo''. Un impegno che è ben chiaro all'esecutivo: ''Nessun taglio è indolore nel delicato settore del pluralismo'', ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'editoria, Paolo Bonaiuti, ribadendo però l'impegno a varare il nuovo regolamento sui contributi al settore ''tenendo conto delle osservazioni degli operatori e delle Camere'' e invitando il Parlamento a dare ''un contributo per arrivare a una legge di sistema innovatrice e ampiamente condivisa''. I rappresentanti dell'Ordine e della Fnsi hanno consegnato a Napolitano la cosiddetta Carta di Roma, il Protocollo deontologico concernente richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti: ''È un incoraggiamento - ha detto il presidente dell'Ordine, Lorenzo Del Boca, a essere precisi nell'informare sulle realtà dell'immigrazione, evitando i luoghi comuni''. Un invito apprezzato dal Capo dello Stato: ''Mi complimento - ha detto Napolitano - per la chiarezza, anche didascalica, delle indicazioni relative al modo di trattare i problemi e di presentare l'immagine dei migranti''. Dal presidente della Repubblica anche un ''pressante invito ad andare avanti nel dialogo per il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti'' e un sogno: ''Mi piacerebbe avere un altro premio, per i titoli dei giornali più misurati e meno sensazionali. Non auspico certo titoli anodini, ma che rispecchino nel modo più corretto possibile il fatto presentato e il pensiero ospitato, specie nel campo politico''. (ANSA) L’Ordine Nazionale dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunicano: “L’Ordine Nazionale dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana ringraziano il Presidente della Repubblica per i positivi giudizi espressi sulla ‘Carta di Roma’, il protocollo deontologico sull’informazione in tema di immigrazione che le rappresentanze del giornalismo italiano hanno elaborato in collaborazione con l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati ed hanno presentato questa mattina al Quirinale. Le incisive parole del Capo dello Stato costituiscono un importante riconoscimento del lavoro fatto, ma sono anche un ulteriore stimolo al giornalismo italiano perché assolva sempre di più alle proprie responsabilità civili. Rispettare la verità sostanziale dei fatti osservati, adottare termini giuridicamente appropriati, evitare informazioni imprecise e comportamenti superficiali - questi alcuni dei punti che la Carta sottolinea - sono i modi che i giornalisti hanno per evitare di alimentare “il rischio che la xenofobia e l’intolleranza possano addirittura sconfinare nel pregiudizio razzista”, sul quale ancora una volta il Presidente Napolitano ha richiamato l’attenzione. Anche a questo fine i promotori della Carta sono impegnati a promuovere al più presto un Osservatorio indipendente, che permetta di monitorare periodicamente i contenuti dell’informazione su un fenomeno di rilievo crescente nella società italiana”. BOLDRINI, ORA SI APPLICHI CON RIGORE CARTA ROMA La Carta di Roma, il Protocollo deontologico concernente richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti, consegnata oggi al Capo dello Stato Giorgio Napolitano dai vertici dell'Ordine dei giornalisti e della Federazione nazionale della stampa, ''venga considerata con l'importanza che merita e applicata nelle redazioni con rigore, come è accaduto con la Carta di Treviso sui diritti dei minori''. E' l'auspicio di Laura Boldrini, portavoce dell'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati. ''Istituiremo un osservatorio - ha annunciato la Boldrini, oggi al Quirinale per la Giornata dell'informazione 2008 - per monitorare l'applicazione della Carta e, speriamo, l'evoluzione nell'informazione su una realtà complessa come quella dell'immigrazione. Il Protocollo è uno strumento importante, che offre le linee guida per una copertura corretta e responsabile di questa materia così delicata''. (ANSA). Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Roberto Natale, ed il Segretario Generale, Franco Siddi, hanno dichiarato: “Non servono bavagli né misure coercitive nei confronti dell’attività giornalistica. Questa è la lezione che ricaviamo dalle parole del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nell’incontro odierno con la stampa al Quirinale. Il Presidente della Repubblica, infatti, ha confermato ciò che in altre occasioni aveva fortemente asserito; e cioè quanto sia importante l’autovigilanza e la capacità di autocorrezione da parte dei giornalisti italiani. L’intervento del Presidente del Capo dello Stato conferma la necessità, dunque, di giusti equilibri tra riservatezza delle indagini, rispetto della privacy e diritto-dovere di non far mancare l’informazione all’opinione pubblica. E proprio su questi temi la Fnsi e l’Ordine dei giornalisti sono profondamente contrari al ddl Alfano in relazione ai forti divieti di pubblicazione di notizie di indagini presenti nel testo in esame al Parlamento. I due organismi della categoria, per questi motivi, hanno presentato al Parlamento robuste proposte di modifica perché non sia mortificato il ruolo del giornalista ed il suo diritto ad informare. Alle Camere ed alle forze politiche la Fnsi chiede, inoltre, che si tracci finalmente la via per giungere ad una seria e condivisa riforma della legge istitutiva dell’Ordine per rispondere con maggiore coerenza alle novità emerse in questi decenni nel mondo dell’informazione assicurando maggiore efficacia dei propri provvedimenti in rispetto delle norme deontologiche che la categoria giornalistica autonomamente si è data.”

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