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Contratti 19 Mar 2006

Da 390 giorni i giornalisti sono senza contratto Dopo il grande e riuscito sciopero della carta stampata del 18 marzo, oggi 25 marzo si fermerà l’emittenza nazionale

Dopo la carta stampata che ha visto l'adesione massiccia dei giornalisti italiani allo sciopero indetto dalla Fnsi sabato 18 marzo, oggi, sabato 25 marzo saranno i giornalisti dell'emittenza nazionale a scendere in lotta per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro fermo oramai da 390 giorni.

Dopo la carta stampata che ha visto l'adesione massiccia dei giornalisti italiani allo sciopero indetto dalla Fnsi sabato 18 marzo, oggi, sabato 25 marzo saranno i giornalisti dell'emittenza nazionale a scendere in lotta per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro fermo oramai da 390 giorni.

Pubblichiamo il testo del comunicato del quale l'Usigrai ha chiesto la messa in onda dalle reti della Rai: "A norma del contratto di lavoro giornalistico, il sindacato dei giornalisti chiede la messa in onda del seguente comunicato della Federazione Nazionale della Stampa nei giornali Rai in onda nel giorno dello sciopero di sabato 25 marzo 2006": “Il lavoro precario è una condizione umiliante per tutti; per i giornalisti è anche una grave limitazione della libertà di informare, perché li rende più deboli di fronte alle pressioni degli editori. C’è questo tema al centro della vertenza per il rinnovo del contratto, per la quale Pubblichiamo il testo del comunicato del quale l'Usigrai ha chiesto la messa in onda dalle reti Rai: "noi giornalisti dell’emittenza nazionale siamo oggi in sciopero, come hanno fatto una settimana fa i colleghi della carta stampata. Ci rendiamo conto del momento scelto: non è stato facile decidere di scioperare in campagna elettorale. Ma questa può essere anche l’occasione per tutti di riflettere meglio sul problema di democrazia che nascerebbe da un giornalismo colpito nella sua autonomia”. Roma, 23 marzo 2006 LE MODALITA’ La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: Si riportano di seguito le modalità dello sciopero dei giornalisti: I giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva nazionale pubblica e privata, analogica e digitale, e dei canali tematici satellitari legati o no a network terrestri si asterranno dal lavoro a partire dalle ore 06.00 di sabato 25 marzo sino alle ore 06.00 di domenica 26. Nel corso dello sciopero nell’emittenza radiotelevisiva saranno assicurati soltanto i notiziari in forma ridotta previsti da eventuali accordi aziendali. Pertanto, non andrà in onda nessuna trasmissione o rubrica giornalistica, né andranno in onda trasmissioni registrate in giornate precedenti, che abbiano come conduttori o protagonisti giornalisti, né avvenimenti sportivi con la cronaca di giornalisti. In ogni caso sarà assicurata la presenza dei Cdr in tutte le redazioni al fine di predisporre notiziari straordinari in presenza di eventi di particolare gravità e interesse per l’utenza. Non sono previste deroghe di alcun tipo. Le prime adesioni all’astensione dal lavoro Le redazioni di Rai Sport, Sport Mediaset e La7 Sport aderiscono compatte allo sciopero indetto dalla FNSI,condividendone totalmente le motivazioni. Nella giornata di domani non sarà quindi garantita collaborazione giornalistica agli eventi trasmessi in chiaro e sul digitale terrestre e saranno cancellati notiziari e rubriche. I tre Cdr sono però costretti a denunciare l'ennesimo inaccettabile comportamento dei colleghi di Sky Sport. Dopo la violazione delle indicazioni sindacali, messa in atto in occasione del sorteggio per i prossimi mondiali di calcio,anche domani, infatti, i colleghi di SKY SPORT non si allineeranno ai corretti comportamenti che saranno adottati dai giornalisti di RAI, MEDIASET e LA 7, e dagli stessi colleghi di SKY NEWS 24. Un atteggiamento tanto più grave perché reiterato,nonostante i pressanti inviti rivolti dai vertici della FNSI nel corso dell'assemblea di redazione di SKY. Scegliere,come ha fatto la maggioranza dei giornalisti di SKY SPORT di commentare gli eventi in diretta con la motivazione di tutelare i diritti degli abbonati alla pay tv, è una decisione addirittura offensiva. Ricordiamo ancora una volta ai colleghi di SKY che anche i cittadini che pagano il canone RAI o fruiscono del digitale terrestre di MEDIASET e LA 7, saranno penalizzati dall'assenza di telecronache, rubriche e notiziari. Al di là di inaccettabili scuse, la vera questione è la volontà di sostenere o meno la vertenza della FNSI per il rinnovo del contratto di lavoro e la tutela dei soggetti più deboli come i precari, che sono presenti anche nella redazione diretta da Giovanni Bruno. I cdr di RAI SPORT, SPORT MEDIASET e LA 7 SPORT,chiedono pertanto alla giunta nazionale della FNSI e alle associazioni regionali di categoria interessate di assumere i doverosi provvedimenti nei confronti di chi, ponendosi di fatto fuori dalla disciplina sindacale, intende sfruttare sul piano delle tutele i sacrifici, anche economici, dei colleghi in sciopero. 24 marzo 2006 I CDR di RAI SPORT, SPORT MEDIASET, LA 7 torino , 24 marzo 2006 Anche la redazione del Videonotizie (Videogruppo televisione s.p.a.) aderisce allo sciopero indetto per il 25 marzo. Il Comitato di redazione di Sat 2000 ha comunicato che: “L’assemblea di redazione di “Tg 2000” e “Tg Lazio” ha deciso oggi di aderire allo sciopero indetto dalla Fnsi per sabato 25 marzo nel settore radio-televisivo. Questi i risultato della votazione: 20 sì, 1 no, 2 astenuti. Il Cdr”. La redazione Romana di Telepace aderisce al completo allo sciopero del 25 marzo per sottolineare ancora un volta la necessità di una trattativa che tenga realmente conto del rispetto e della dignità della nostra professione, anche in considerazione della difficile situazione interna seguita al rinnovato impegno dei giornalisti per una maggiore garanzia del rispetto dei diritti più elementari. La Tavola della pace aderisce allo sciopero dei giornalisti proclamato dalla Federazione Nazionale della Stampa (la seconda giornata per le tv e le radio è in programma sabato 25 marzo). “E’ la prima volta che ci sentiamo particolarmente coinvolti e partecipi in uno sciopero dei giornalisti. Ai giornalisti e al loro sindacato unitario ci unisce innanzitutto la preoccupazione per lo stato dell’informazione nel nostro paese (oltre che nel resto del mondo) e in particolare del servizio pubblico radiotelevisivo. Ci preoccupa l’assenza di una vera e corretta attenzione ai problemi del mondo (non solo alle guerre, ma anche alle violazioni dei diritti umani, alla miseria e alle ingiustizie che l’alimenta, all’Europa e all’Africa,…). Ci preoccupa la scarsissima attenzione dedicata a coloro che ogni giorno s’impegnano per la pace con serietà e competenza mentre la parola non viene mai negata ai militari e ai cosiddetti “esperti” che continuano a guardare al mondo dalla sedia della propria scrivania. Dopo sette giorni di sciopero, i giornalisti sono costretti ancora una volta a protestare per difendere la qualità del proprio lavoro e la sua libertà e indipendenza. Chi vuole la pace, chi si sente impegnato a costruirla partendo dal nostro paese non può che stare al fianco dei giornalisti in questa difficile vertenza. Non c’è pace senza un’informazione di pace. Ma non ci può essere un’informazione di pace senza un giornalismo qualificato, libero e indipendente, attento alla vita e ai diritti delle persone e dei popoli, impegnato a promuovere il pluralismo e l’imparzialità. Per queste ragioni, cari giornalisti, siamo al vostro fianco. Perché il successo della vostra lotta farà bene alla pace”. Flavio Lotti Grazia Bellini Coordinatori nazionali della Tavola della pace Perugia, 23 marzo 2006 Rai: senza contratto ma sciopero unanime al Cciss ed Isoradio I redattori Rai del Cciss Viaggiare Informati e di Isoradio aderiranno all'unanimità alla giornata di sciopero di domani, proclamata dalla Fnsi per il rinnovo del contratto. I giornalisti delle due redazioni, malgrado non venga applicato loro il contratto di lavoro giornalistico, comprendono l'importanza dell'azione sindacale che è volta esclusivamente alla tutela dell'indipendenza dell'informazione. Il blocco della trattativa è determinata dall'ostinazione degli editori a voler precarizzare, quindi a ricattare, la figura professionale più scomoda per politici e industriali disonesti. L'adesione totale allo sciopero della Fnsi è, per i redattori del Cciss e Isoradio, un atto dovuto per la difesa della libertà e della correttezza dell'informazione. Domani, quindi, Isoradio trasmetterà le informazioni sulla viabilità solo negli spazi previsti per i servizi essenziali. Il cdr del Cciss-Isoradio Il tg della Capitale di T9 aderisce allo sciopero di sabato Il Fiduciario di redazione peace reporter sono christian elia e rispondo per tutta la redazione: abbiamo aderito allo sciopero. un abbraccio e a presto, christian ------------------ christian elia peacereporter

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