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Contratti 23 Apr 2008

Centenario Fnsi, Biancheri, Siddi e Natale fiduciosi sul contratto

Fieg e Fnsi sono fiduciose nel rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti, scaduto da oltre 3 anni. E' quanto è emerso a margine dell'avvio delle celebrazioni per il centenario della Federazione Nazionale della Stampa, in corso al Teatro Capranica di Roma.

Fieg e Fnsi sono fiduciose nel rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti, scaduto da oltre 3 anni. E' quanto è emerso a margine dell'avvio delle celebrazioni per il centenario della Federazione Nazionale della Stampa, in corso al Teatro Capranica di Roma.

''Sono fiducioso'', ha detto il presidente della Federazione degli Editori, Boris Biancheri, al suo arrivo. ''Se lo ha detto Biancheri, devo essere fiducioso anch'io, altrettanto e anche di più'', ha commentato il segretario della Fnsi, Franco Siddi, arrivando al Capranica dopo l'udienza al Quirinale nella quale il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha ricevuto gli attuali vertici del sindacato nonché gli ex segretari e ex presidenti. ''La grandezza delle trasformazioni in atto - ha aggiunto Siddi - richiede un'assunzione di responsabilità agli editori come ai giornalisti. Sono convinto che il dialogo consentira' di realizzare il nuovo piano regolatore per lo sviluppo e l'informazione del futuro''. ''Il contratto - ha poi aggiunto Biancheri lasciando la manifestazione che ha aperto le celebrazioni per il centenario del Fnsi - è vecchissimo rispetto alle necessità attuali. Rivedere le parti superate e attualizzarle è un lavoro lungo, ma sono ottimista: la partenza è stata buona e c'è la disponibilità a parlare dei temi sul tavolo''. Per il presidente della Fieg, ''l'attuale fase di dialogo può contribuire a creare condizioni favorevoli'' anche per il varo di una nuova legge sull'editoria, ''di cui c'è molto bisogno''. (ANSA) SIDDI (FNSI), DIALOGO CON FIEG PER RINNOVO CONTRATTO ''Per rinnovare il contratto nazionale di lavoro dei giornalisti serve disponibilità massima al confronto e al dialogo. Chiediamo agli editori di avere lungimiranza, per poter superare le difficoltà che investono l'industria dell'informazione''. È l'appello che lancia il segretario generale della Fnsi Franco Siddi alla Fieg, nel corso del suo intervento di apertura al Teatro 'Capranica' di Roma per la celebrazione del centenario della Federazione nazionale della stampa italiana, il sindacato unitario dei giornalisti. ''Anche la politica deve fare la sua parte -esorta Siddi- assumendosi le sue responsabilità, nel solcodei valori costituzionali e nel rispetto dei principi di libertà e di pluralismo che deve assicurare''. Il segretario della Fnsi ribadisce la ''volontà di affrontare lo scoglio del contratto con matura consapevolezza, sapendo che è uno degli elementi dell'unitarietà della categoria ma, soprattutto, che rappresenta la carta di garanzia nel rapporto tra la proprietà e i soggetti professionali che fanno l'informazione''. Oggi, avverte ancora Siddi, ''è messa a dura prova la capacità del sistema dell'informazione di svolgere fino in fondo il controllo democratico e la garanzia delle libertà di tutti. La caduta di attenzione verso i principi fondanti della categoria, a vantaggio di interessi materiali di chi esprime poteri forti derivanti da una cultura essenzialmente mercantile, mette continuamente a rischio non solo gli assetti ma le stesse regole fondanti della libera informazione, con i giornalisti sotto tiro, esposti alle spinte del potere economico e finanziario e alle invadenze delle fazioni e della politica''. Se ''i problemi del futuro sono rilevanti'', ammette Siddi, ''il sindacato c'è, perché il cuore della sua missione non cambia nonostante le muraglie e gli scogli che incontra e che è chiamato ad affrontare. Oggi, noi siamo consapevoli di avere un'eredità importante e di avere davanti un futuro incerto e gravido di pericoli. Siamo qui per andare avanti, per guardare i cambiamenti e per contribuire a governarli correttamente, sapendo che questa è la via maestra''. Il segretario della Fnsi pone il sindacato dei giornalisti anche come ''baluardo rispetto a chi, in un'ondata di qualunquismo, punta a disarticolare le strutture e gli organismi di rappresentanza, anziché promuovere le spinte al cambiamento e alla modernità, in cui ciascuno faccia per intero la sua parte''. Quella del qualunquismo contro il mondo del giornalismo e dell'informazione, ribadisce con forza Siddi con un probabile anche se implicito riferimento all'iniziativa nei prossimi giorni del V-Day organizzato da Beppe Grillo, ''è una strada pericolosa, che non intendiamo imboccare. Siamo chiamati ad essere noi protagonisti del cambiamento, sollecitando leggi di sistema per lo sviluppo della società democratica dell'informazione e della sua industria e per la tutela del lavoro qualificato''. Così, il segretario della Federazione della stampa ricorda che ''ogni tempo ha le sue sfide e ogni stagione richiede nuovi impegni: per i confini che cambiano, per le trasformazioni sociali, industriali e politiche che mutano. Ma -avverte Siddi- con tre punti fermi: la cultura e la difesa della libertà di espressione e di informazione; la convivenza corretta dei giornalisti nel sistema dell'informazione che è sempre più industria della comunicazione; l'autorganizzazione della categoria dei giornalisti, gelosi della propria caratteristica unitaria e plurale''. (ADNKRONOS) SIDDI (FNSI), CHIEDIAMO LUNGIMIRANZA AGLI EDITORI "Chiediamo agli editori di avere lungimiranza nel dialogo che abbiamo riavviato, per poter superare le difficoltà che investono l'industria dell'informazione e per far crescere nuove generazioni di giornalisti nel sentiero di una storia che in gran parte ci è comune. Il sindacato è disponibile a lavorare sul terreno dell'innovazione sapendo che non è facile neanche per esso ma il nuovo quadro va disegnato insieme. E la politica deve la sua parte assumendosi le responsabilità, nel solco dei valori costituzionali, nel rispetto dei principi di libertà e di pluralismo che deve assicurare, nell'attenzione seria ai problemi e alla dignità del lavoro". Questo l'appello del segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana, Franco Siddi, nel corso della sua relazione tenuta in occasione dei festeggiamenti per i cento anni della Fnsi. "Cento anni di idee e di azione sul terreno della democrazia, della dignità del lavoro, della libertà di stampa – ha ricordato Siddi - Sono cento anni scritti nei nostri contratti collettivi (28 dal 1911) che non sono un incidente ma espressione fondante del nostro modelli di convivenza democratica". Inevitabile, quindi, il riferimento al contratto nazionale ormai scaduto da oltre tre anni e di cui è necessario il rinnovo. "In questa stagione - ha constatato il segretario generale dell'Fnsi - la complessità del giornalismo e il suo apparire in luoghi e forme assai diverse rispetto a quello delle tradizionali imprese editrici di giornali e della televisione (internet, multimedia, uffici stampa, editoria minore, giornali gratuiti) impone adeguamenti normativi e contrattuali anche in Italia. I problemi del futuro sono rilevanti e oggi siamo consapevoli di avere un'eredità importante, di avere davanti un futuro incerto e gravido di pericoli. Non solo per lo scoglio del contratto che è il problema dell'oggi e che vogliamo affrontare con matura consapevolezza, sapendo che è uno degli elementi dell'unitarietà della categoria ma soprattutto che rappresenta la Carta di garanzia del rapporto tra proprietà e soggetti professionali che fanno e propongono l'informazione". "Siamo chiamati - ha ricordato Siddi - a essere protagonisti di cambiamento sollecitando leggi di sistema per lo sviluppo della società democratica dell'informazione e della sua industria, per la tutela e la formazione del lavoro qualificato, per dare il nostro contributo alla lotta alla precarietà, per un welfare che tenga in pari conto le diverse modalità attraverso le quali il lavoro viene prestato, in generale come nello specifico del mondo che ci riguarda. E nello specifico che ci riguarda il nuovo non sono solo le macchine e la tecnologia intelligente. Vi sarà bisogno ancora più di ieri - ha concluso il segretario generale - di giornalisti seri, preparati per considerare sempre l'informazione non l'esercizio di uno spettacolo ma un'opera di alta responsabilità sociale, un servizio ai cittadini". (AGI) NATALE (FNSI), C'E' SPIRAGLIO PER RINNOVO CONTRATTO "C'è finalmente uno spiraglio che si è aperto dopo tre anni di silenzio e da un paio di mesi è ripreso il contatto con la federazione degli editori che finalmente ha capito che evitare i tavoli della trattativa non serve a risolvere i problemi ma solo a farli marcire". È quanto ha dichiarato Roberto Natale, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, al termine della cerimonia che si è svolta a Roma, al Teatro Capranica, per festeggiare i cento anni della fondazione della Fnsi. "Andiamo al confronto in maniera serena - ha aggiunto Natale -, anche noi siamo interessati a discutere di innovazione tecnologica ma i nostri editori però non pensino di usare la multimedialità come grimaldello per scardinare quei diritti del lavoro che non residuo dell'Ottocento ma elemento fondamentale di una moderna democrazia delle relazioni industriali". Al centro delle trattative per il rinnovo del contratto anche il tema del precariato nella professione giornalistica e per questo Roberto Natale ha sottolineato di voler spiegare agli editori che "è loro stesso interesse che questo capitale umano e professionale non venga sprecato". (AGI)

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