«Nei giorni scorsi una collega ha deciso di ritirare la firma sul pezzo per Rainews.it relativo al "caso La Russa jr" e alla polemica legata ai commenti della ministra Roccella e di Filippo Facci». Lo rende noto il cdr di Rainews 24 in una comunicazione interna inviata ai colleghi della redazione. «Lo ha fatto perché il testo è stato stravolto rispetto alla versione da lei scritta (dal testo sono stati eliminati ampi stralci di quanto accaduto) - spiega il comitato di redazione -. Secondo quanto riferito dalla line alla collega, le modifiche, che consistevano nel togliere i riferimenti alle polemiche, sarebbero state richieste dal direttore con la motivazione che non si trattava "di una notizia"».
«Posizione ovviamente inaccettabile - sottolinea il cdr -. Per questo il cdr ha chiesto a Paolo Petrecca di motivare la sua decisione. Ma il direttore ha preferito scrivere alla collega e non rispondere al cdr, manifestando, ancora una volta, il disprezzo per le regole sindacali».
Il cdr «ringrazia la collega per la sua scelta di rigore e di rispetto nei confronti dei cittadini che hanno il diritto a una informazione libera e completa. Con l'occasione, inoltre, il cdr ha voluto segnalare, ancora una volta, l'assoluto sbilanciamento degli ospiti in diverse trasmissioni: clamoroso il caso della rassegna stampa di sabato sera (la registrazione è a disposizione di tutti) nel corso della quale lo stesso conduttore ha espressamente preso posizione sullo scontro governo-magistratura. Se dovesse proseguire l'atteggiamento di mancate risposte da parte del direttore, porteremo la questione in azienda e valuteremo se informare la Commissione di Vigilanza».
Petrecca, in serata, fornisce la sua versione in audizione alla commissione parlamentare di Vigilanza. «In quest'anno e mezzo sono stato molto criticato, spesso anche attaccato per motivi ideologici, non ho mai replicato, credo che nella vita la migliore risposta sia quella che viene dal lavoro», dice. E poi aggiunge: «Ho intenzione di continuare a lavore senza avere cura delle speculazioni e dei commenti "da ballatoio". In fondo si tratta di polemiche strumentali riportate da qualche giornale, spesso composto più, lasciatemelo dire, da pennivendoli dell'informazione che da seri cronisti».
Frasi che provocano la reazione del presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani, che su Twitter scrive: «'Polemica da pennivendoli'. È una vergogna che un direttore della Rai Servizio Pubblico usi questo linguaggio nei confronti di chi lo critica. E per di più che lo faccia in una aula parlamentare. Arrivando a minacciare querela. Chiaramente non è all'altezza del ruolo che ricopre».