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Contratti 20 Dic 2006

Cdr Mattino di Napoli: "Caltagirone ha inasprito lo scontro" L'Azienda: "Abbiamo sempre rispettato le regole"

Auguri con anticipo ai lettori dai giornalisti del Mattino di Napoli. Anche il nostro giornale tornerà in edicola solo il 27 dicembre per la nostra adesione ai tre giorni di sciopero, proclamati dalla Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi). Le ragioni di questa lunga vertenza, che da 662 giorni vede gli editori arroccati su posizioni di assoluta chiusura, sono ben spiegate nel comunicato della Fnsi qui sopra pubblicato. Come redattori di questo giornale dobbiamo purtroppo aggiungere che il nostro editore ha voluto inasprire ulteriormente lo scontro, mettendo in atto comportamenti ed iniziative che non hanno precedenti, con ripetuti attacchi al sindacato e alla redazione.

Auguri con anticipo ai lettori dai giornalisti del Mattino di Napoli. Anche il nostro giornale tornerà in edicola solo il 27 dicembre per la nostra adesione ai tre giorni di sciopero, proclamati dalla Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi). Le ragioni di questa lunga vertenza, che da 662 giorni vede gli editori arroccati su posizioni di assoluta chiusura, sono ben spiegate nel comunicato della Fnsi qui sopra pubblicato. Come redattori di questo giornale dobbiamo purtroppo aggiungere che il nostro editore ha voluto inasprire ulteriormente lo scontro, mettendo in atto comportamenti ed iniziative che non hanno precedenti, con ripetuti attacchi al sindacato e alla redazione.

La Caltagirone Editore, nei lunghi mesi di vertenza nazionale, ha disatteso in modo arbitrario le regole contrattuali negando la normale giornata di riposo ai giornalisti nelle settimane in cui è caduto più di un giorno di sciopero: è stato l'unico in Italia a voler seguire questa strada. La Caltagirone Editore - unico in Italia anche in questo caso - ha negato, sottraendoli dalla busta paga, i permessi sindacali contrattualmente previsti ai rappresentanti del Comitato di Redazione che hanno partecipato a Roma ad un'assemblea di due giorni che ha riunito tutti gli organismi di categoria dei giornalisti. La Caltagirone Editore ha operato detrazioni dalle tredicesime dei giornalisti per le giornate di sciopero effettuate nel corso del 2006: una manovra tentata in compagnia di un solo altro editore, che ha però successivamente rivisto la sua posizione. Anche sul taglio alle tredicesime, dunque, l'Editore Caltagirone è rimasto unico in Italia. Se i motivi del conflitto - pur aspri - degenerano nell'abbandono delle regole o nella pretesa di interpretarle unilateralmente, si approda ad un imbarbarimento delle relazioni sindacali, che il Comitato di Redazione e i giornalisti del Mattino respingono nel modo più fermo. Per queste ragioni, in questi mesi, alle mobilitazioni e agli scioperi nazionali, se ne sono aggiunti altri che hanno riguardato solo il nostro giornale. Per queste stesse ragioni - pur rimanendo sempre disponibili ad un confronto e ad un dialogo reali, che si svolgano quindi nel rispetto reciproco dei ruoli - il Comitato di Redazione e i giornalisti del Mattino non escludono di dover ricorrere ad ulteriori iniziative per il riconoscimento dei propri diritti. Il Comitato di Redazione del Mattino ''In riferimento al comunicato del Comitato di redazione la societa' respinge in modo netto sia la forma usata che i contenuti in esso rappresentati''. E' questa in una nota la replica della Societa' il Mattino al comunicato del Cdr del quotidiano che ha annunciato ulteriori iniziative di protesta nei riguardi del proprio editore. ''La Societa' ha sempre e solo applicato con regolarita' il contratto di lavoro e le norme legislative - si legge ancora nella nota - quindi nessun attacco alla redazione ne' al sindacato, nessuna arbitrarieta', nessun abbandono di regole''. ''Tutto cio' non appartiene alla Societa' Il Mattino - e' la conclusione - ne' tantomeno alla Caltagirone Editore''. (ANSA)

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