Un "tavolo" a palazzo Chigi per trovare una soluzione al nodo del contratto giornalistico nazionale. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, aprendo la consueta conferenza stampa di fine anno a villa Madama
"Entro gennaio - ha detto Berlusconi - con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, vedremo di chiamare gli editori e la rappresentanza dei giornalisti ad un tavolo a palazzo Chigi, insieme al ministro competente Sacconi, e vedremo se con l'intervento del governo si riesca finalmente a trovare un accordo che possa dare un nuovo contratto ai giornalisti". Giornalisti, ha aggiunto sorridendo, "cui vogliamo molto bene, nonostante siano certe volte birichini, ma lo siamo anche noi a volte, e fra birichini ci si intende quindi speriamo di trovare un'intesa". (ANSA) "Andremo a Palazzo Chigi e già nella prima parte di gennaio riprenderemo il confronto negoziale con la Fieg, che in questi giorni va avanti a livello tecnico. L'avviso e l'impegno del presidente del Consiglio conferma il rilievo e l'esigenza di un chiarimento definitivo per un contratto di lavoro non più confinabile in un'area di limitati portatori d'interesse ma di reale rilevanza pubblica". Lo dice il segretario generale della Federazione nazionale della stampa Franco Siddi a proposito dell'intervento del premier sul contratto nazionale dei giornalisti. "A questo punto più che di mediazione, comunque benvenuta se spinge verso un nuovo vero equilibrio impresa-lavoro e allo sviluppo, dal governo - continua Siddi - ci aspettiamo soprattutto sostegno all'innovazione nel settore. Il contratto è un passaggio decisivo e ineludibile. Il tavolo governativo sarà importante. All'esecutivo è richiesto di mettere in campo interventi di protezione sociale, sostegni all'occupazione nella fase di impetuosa trasformazione industriale e cambiamenti dell'industria dell'informazione, azioni regolatrici d'interesse pubblico". (ANSA) "Importante e positivo il riferimento che il Presidente del Consiglio ha fatto al contratto dei giornalisti durante la conferenza stampa di fine d'anno". Lo ha detto il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), Roberto Natale. "Ma per il resto il Presidente Berlusconi conferma di avere grandi difficoltà a rispettare l'autonomia dell'informazione. Ancora una volta i talk show vengono presi di mira, e addirittura caricati della responsabilità di allontanare i cittadini dalla politica. Il Presidente del Consiglio preferisce evidentemente quella comunicazione politica con scarso o nullo contraddittorio che con l'informazione ha poco a che fare. Così come non è conciliabile col nostro diritto-dovere di informare l'insistita critica ai programmi che secondo Berlusconi diffonderebbero pessimismo e ansia. Il Presidente del Consiglio deve accettare il fatto che a noi giornalisti compete di informare anche sulle crisi che una società attraversa. Non vogliamo essere ansiogeni, ma non possiamo nemmeno accettare quel ruolo di ansiolitici che Berlusconi tanto apprezzerebbe". (AGI)