Un appello urgente al Governo per sbloccare la vertenza del rinnovo del contratto dei giornalisti e' stato lanciato dal segretario nazionale della Fnsi, Franco Siddi, a margine di un'assemblea organizzata dall'Associazione della Stampa sarda a Sassari, cui ha preso parte anche il presidente della Casagit, Andrea Leone
''La crisi di Governo, con l'interruzione della legislatura, sta creando gravi problemi per il riassetto del lavoro giornalistico per quanto riguarda gli equilibri del welfare. Il mancato inserimento del finanziamento degli sgravi contributivi nella legge che traduceva gli accordi sul welfare, rende praticamente inefficace l'accordo stesso, con grave danno per i collaboratori e i precari in genere. Chiediamo al Governo, che e' in carica per gli affari urgenti, di valutare l'opportunita' di un provvedimento straordinario che possa trovare la possibilita' di approvazione''. ''Cio' e' indispensabile - ha aggiunto Siddi - per realizzare un quadro normativo previdenziale coerente ed e' utile perche' l'intera trattativa contrattuale che deve ridefinire il piano regolatore dell'industria dell'informazione possa avere gli indispensabili riferimenti di base. Il contratto da solo non puo' risolvere il problema di un precariato diffuso, ma deve chiarire alle imprese, cosi' come ai giornalisti interessati, quale sia il quadro organizzativo economico e previdenziale in cui ciascuna parte puo' orientare le scelte per il proprio futuro''. (ANSA) «Il rinnovo del contratto è indispensabile per definire il nuovo piano regolatore del lavoro giornalistico. Questo vale per il lavoro dipendente e per quello autonomo, che è sempre più importante in termini qualitativi e quantitativi per qualsiasi media». Lo ha detto il segretario della Fnsi Franco Siddi nel corso di una affollata assemblea organizzata dall'associazione della stampa sarda per discutere dei problemi del precariato nella sede del quotidiano La Nuova Sardegna, a Sassari. «Il riavvio dei contatti con gli editori - ha aggiunto Siddi - conferma questa necessità e anche l'esigenza, però, che pure la Fieg accetti di percorrere fino in fondo la strada di un civile negoziato. Non si tratta di immaginare per forza conflitti, ma di pensare prima a soluzioni di reciproco equilibrio. Ciò vale per le buste paga come per le innovazioni di sistema e anche per gli obblighi sociali che devono essere garantiti a fronte di ogni prestazione di lavoro. In questo senso l'aumento del lavoro autonomo e precario deve essere considerato per una riconciliazione su posizioni realistiche orientate al rientro delle situazioni anomale e a una giusta valutazione morale ed economica del lavoro». All'assemblea sono intervenuti il presidente dell'Assostampa sarda Francesco Birocchi e il presidente nazionale della Casagit Andrea Leone che ha illustrato come il sistema mutualistico e assistenziale si stia orientando per offrire prestazioni rapportate anche alle capacità contributive dei lavoratori autonomi. (AGI)