"È tempo di sedersi davvero a un tavolo di trattativa. Di ragionare sulle prospettive e sulle dinamiche prevedibili del settore. E di trovare, contemperando in modo ragionevole flessibilità e garanzie, soluzioni condivise. Ricordando sempre che senza un'adeguata valorizzazione del 'fattore umanò i giornali semplicemente non si fanno". Lo sottolinea un editoriale di 'Avvenire', che auspica uno sblocco della trattativa per il rinnovo del contratto dei giornalisti, scaduto da 635 giorni
"Il mondo dell'informazione - scrive il quotidiano dei vescovi - continua a cambiare con rapidità a tratti vertiginosa. 'Fare impresà sul diritto fondamentale di ogni persona a essere informata, liberamente e correttamente, è quanto di più suggestivo, arduo e - in non pochi casi - anti-economico si possa immaginare. Soprattutto in un Paese nel quale è ancora da ristabilire un sano equilibrio in un panorama editoriale sconvolto (a tutto svantaggio della carta stampata, in primis di quella d'opinione) dall'ingiusta spartizione delle risorse pubblicitarie. Ma anche lavorare, da cronisti 'con la schiena drittà, in simili imprese è altrettanto bello, complicato e, spesso, professionalmente e umanamente dispendioso". "Non è retorica - prosegue il quotidiano cattolico - è semplicemente la fotografia di una realtà che merita di essere riconsiderata alla luce di un'incombente e accresciuta precarietà (di giornalisti, e di imprese). Editori e giornalisti devono però fare fino in fondo la propria parte per governare con intelligenza questa fase insidiosa e promettente, e per rinnovare il patto contrattuale che li unisce e mantenere salda la dignità del patto fiduciario che li lega ai cittadini". "La strada maestra ci pare, al punto in cui siamo, quella di azzerare durezze, puntigli e pretese pregiudiziali e di ripartire, coraggiosamente e concretamente, dai problemi reali delle testate e delle redazioni. La Fnsi ha dato interessanti segnali in tal senso e, adesso, deve saper essere costruttivamente conseguente. E la Fieg, che finora ha inviato messaggi non univoci, non può evitare -conclude 'Avvenire' - di dare una disponibilità pronta e pertinente al cospetto di una simile sfida". (AGI) Franco Siddi, presidente della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa Italiana), esprime "soddisfazione" per la presa di posizione del quotidiano 'Avvenire' che oggi in un editoriale invita la Fieg a sedersi al tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro giornalistico. "Dal giornale dei vescovi - sottolinea Siddi - arriva una puntuale affermazione della dignità e dell'essenzialità del lavoro dei giornalisti, nella sua caratteristica di umanità e creatività, nello sviluppo del processo di un'informazione che possa godere di 'pubblica stima' per vivere e prosperare. Da qui discende una chiamata di responsabilità e una scelta di campo chiara per un serio dialogo sociale che sblocchi il negoziato contrattuale". "È di particolare significato - aggiunge il presidente della Fnsi - che una svolta in questo senso venga chiesta alla Fieg affinchè manifesti disponibilità analoghe a quelle espresse dalla Fnsi. E non è certo privo di significato che questa sottolineatura venga posta con tanto rigore e buon senso da un giornale come 'Avvenirè che esprime un contenuto informativo ricco di valori profondi". Siddi ricorda che "ieri motivi di allarme e di buon senso erano stati espressi anche dal direttore Anselmi e dall'editore Elkan di un quotidiano di grande tradizione di libertà, come la 'Stampa'". "Con pacatezza - conclude Siddi - si deve prendere atto che la vertenza dei giornalisti sta facendo emergere tutti i problemi e le esigenze di ragionare davvero sulle prospettive con cui deve essere maneggiato il bene informazione". (AGI)