Papa Francesco ha nominato Prefetto del Dicastero per la Comunicazione Paolo Ruffini, finora direttore della rete televisiva della Conferenza Episcopale Italiana (Tv2000). È la prima volta che un laico diventa capo dicastero in Vaticano. Paolo Ruffini ricoprirà il ruolo lasciato da monsignor Dario Viganò, dopo la vicenda della lettera del papa emerito Benedetto XVI.
Nato a Palermo il 4 ottobre 1956; laureato in giurisprudenza all'Università di Roma La Sapienza; Ruffini è giornalista professionista dal 1979. Ha lavorato per Il Mattino, Il Messaggero, il Giornale Radio Rai, il Canale Gr Parlamento, Radio 1, Inblu Radio, Rai3, La 7, infine Tv2000, dove ha ricoperto il ruolo di direttore di rete.
«Gli anni a Tv2000 sono stati per me un cammino bellissimo, entusiasmante, fatto con persone straordinarie. Per questo ringrazio i vertici della Chiesa italiana che mi hanno chiamato, dato fiducia e sostenuto. E ringrazio tutti i colleghi, a cominciare da Lucio Brunelli, il direttore delle news, che lo hanno reso possibile, e reale, ogni giorno. Sono stati giorni e anni che non dimenticherò mai», ha detto il nuovo prefetto del Dicastero per la comunicazione.
«Mi è capitato molte volte nella vita – ha proseguito Ruffini – di dover cambiare ruolo. Di dover ricominciare. Sempre in maniera non prevista. Ma questa è la più imprevista di tutte. Quella di papa Francesco è stata una chiamata che mi ha sorpreso, che non mi aspettavo, per un compito così grande da essere anche misura e ammonimento costante della mia personale piccolezza. Di fronte a questa chiamata potrò sempre e solo esprimere la mia gratitudine. E mettere a disposizione di un disegno più grande tutto il mio impegno, tutto quel che so e tutto quel che sono».
A Paolo Ruffini augurano buon lavoro il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti. «Con lui abbiamo più volte organizzato iniziative comuni, sia ai tempi del suo impegno in Rai, sia quando ha diretto Tv2000. Siamo certi che le sue qualità professionali e la sua indiscussa passione civile gli permetteranno di svolgere al meglio il nuovo prestigioso incarico», scrivono in una nota.