L'intelligenza artificiale e le ripercussioni sul mondo dell'informazione al centro del confronto dal titolo 'La rivoluzione artificiale - regole e principi del giornalismo dell'AI' che si è svolto venerdì 10 novembre 2023, a Varese, nell'ambito della dodicesima edizione del Festival Glocal.
Ad introdurre la discussione, moderata da Danilo De Biasio della Fondazione dei diritti umani, è stata Elena Golino dell'Ordine dei giornalisti. Primo relatore ad intervenire: il sottosegretario all'Editoria Alberto Barachini. «Niente – ha rilevato – sostituirà la capacità umana di analizzare con i propri occhi. Sull'impatto dell'IA sul giornalismo partirei dall'errore che il mondo dell'informazione ha commesso con le piattaforme, cui è stato permesso di non avere responsabilità editoriali. Con l'intelligenza artificiale questo non sta avvenendo, non ne abbiamo sottovalutato l'impatto».
Barachini ha evidenziato poi la necessità di un intervento rapido, «perché è una tecnologia che va molto più veloce di noi. Il primo contributo – ha anticipato – potremo darlo all'inizio dell'anno, con la presidenza italiana del G7: dovremo dare alla presidente Meloni gli strumenti per mettere questo argomento al centro del dibattito».
Con il sottosegretario anche la segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante. «Abbiamo chiesto agli editori un confronto sindacale sull'introduzione dell'uso dell'intelligenza artificiale nelle redazioni. La Fnsi – ha ribadito – ritiene che l'intervento dell'IA generativa possa concretizzare un grave rischio per l'occupazione. Non facciamo battaglie di retroguardia sapendo che non possiamo fermare lo sviluppo tecnologico, ma non rinunceremo mai alla tutela dei posti di lavoro. Devono essere i giornalisti a governare l'uso dell'intelligenza artificiale».
Per Stefano De Alessandri, responsabile relazioni sindacali della Fieg, «siamo di fronte all'inizio di una sfida epocale. Bisogna guardare al passato e non ripetere gli stessi errori. È impossibile ostacolare il cambiamento tecnologico, il tentativo è quello di governarlo. A livello internazionale alcuni editori stanno consentendo l'accesso a pagamento ai propri contenuti, credo che si andrà verso questa direzione».
Brando Benifei, relatore dell'AI Act al Parlamento Europeo, ha ricordato che nel testo è specificato che l'introduzione dell'AI nei luoghi di lavoro prevede che i lavoratori ne siano informati e che sul tema ci sia confronto con le rappresentanze sindacali. «Serve tutelare il lavoro dei giornalisti», ha ammonito.
E Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, ha aggiunto: «La situazione che si sta costruendo in Europa ci rassicura molto più che altrove. Il tema principale è la tutela dell'occupazione. Il cuore dell'attività giornalistica è il lavoro di verifica: continuerà ad essere essenziale».
Infine, le parole del sociologo Derrick De Kerckhove: «Anche il giornalismo ha utilizzato sistemi automatizzati negli ultimi 20 anni, le cose cambiano quando da automatizzati diventano autonomi. La macchina non è più soltanto uno strumento».