«Io mi sento libero in Rai. La libertà ci appartiene, è uno stato d'animo. Mi atterrò ai motivi della convocazione, spero non siano un'ipocrisia i tecnicismi con cui ci hanno convocato». Lo ha detto Sigfrido Ranucci, arrivando alla manifestazione organizzata davanti al Pantheon, martedì 7 novembre 2023, dall'associazione Articolo 21 in sua solidarietà in occasione della convocazione in commissione di Vigilanza.
Rispondendo a una domanda sulla battuta del senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che ha detto di aver pronte per lui le carote, il giornalista ha risposto: «Ho la glicemia alta, non posso mangiarle, ma ne ho anche per lui».
Erano presenti, oltre ad Articolo 21, anche Libera e l'Anpi. I manifestanti hanno esposto cartelli in difesa della libertà di pensiero prevista nell'articolo 21 della Costituzione e a favore di Report e Ranucci. «Siamo qui per solidarizzare con l'articolo 21 della Costituzione, contro l'idea di una Costituzione imbavagliata. È in discussione il pensiero critico. Questo è solo il primo passo. Chiederemo nei prossimi giorni a tutte le associazioni di promuovere una grande manifestazione a tutela del pensiero critico, non solo dei giornalisti, ma di tutti i cittadini», ha detto il coordinatore di Articolo 21 Beppe Giulietti.
Sono intervenuti anche la segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante, il presidente Vittorio di Trapani, il segretario Usigrai Daniele Macheda, il leader M5s Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, oltre ai parlamentari di Avs Ilaria Cucchi e del Pd Walter Verini. «Siamo venuti perché il giornalismo di inchiesta non va colpito, nessuno può manganellare questi diritti», ha detto quest'ultimo.
«Questa destra - ha sottolineato l'ex sottosegretario Vincenzo Vita - è molto pericolosa, guai a sottovalutarla. L'attacco a Report è il frammento di una linea che intende chiudere i programmi che danno fastidio al potere. Colpirne uno per educarne alcune migliaia».