Una delegazione di giornalisti guidata dal presidente dell’Ast, Sandro Bennucci, ha incontrato il governatore Enrico Rossi per avviare un confronto sulla situazione del lavoro giornalistico in Toscana. “Massima attenzione” è stata manifestata dal presidente Rossi, “nella convinzione – spiega Rossi – che è su questo terreno che si gioca una battaglia di grande rilievo”.
Un percorso di confronto sulla situazione del lavoro
giornalistico in Toscana, ma soprattutto sulle opportunità, in particolare
legate ai fondi strutturali. È questa la principale conclusione dell'incontro a
palazzo Strozzi Sacrati, tra il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi,
e una delegazione dell'Associazione stampa Toscana guidata dal presidente del
sindacato regionale dei giornalisti Sandro Bennucci.
L’incontro è stato l'occasione per fare il punto su una situazione del sistema
dell'informazione regionale ancora pesantemente segnata dalla crisi ma
soprattutto per individuare possibili forme di collaborazione.
"Come governo regionale non possiamo che manifestare la massima attenzione
per quanto sta succedendo nel mondo dell'editoria e del lavoro giornalistico,
nella convinzione che è su questo terreno che si gioca una battaglia di grande
rilievo per la Toscana - ha sottolineato Rossi che, tra l'altro, ha anche la
delega all'informazione e alla comunicazione -. Per questo, anche sulla scia
della normativa che nella scorsa legislatura ci siamo dati, intendiamo
rafforzare i momenti di confronto. In un quadro di risorse sempre più scarse è
importante cercare di capire insieme come costruire al meglio gli scenari
dell'informazione del futuro".
Il confronto riguarderà anche le scelte di fondo che la Regione Toscana farà
nelle sue politiche di comunicazione, nel cui ambito riceveranno una specifica
attenzione proprio i prodotti giornalistici, da realizzare nell'ambito di un
rigoroso rispetto dei contratti e delle normative che presiedono il lavoro nel
settore.
Regione e Ast, infine, lavoreranno insieme per esaminare le opportunità
contenute anche in programmi comunitari a gestione diretta e a una valutazione
complessiva sugli assetti dell'informazione e della comunicazione in tutti gli
enti e le agenzie regionali.