«Forte soddisfazione» è espressa dall'Associazione Stampa Toscana per l'operato della magistratura e della polizia che ha portato all'identificazione e alla perquisizione domiciliare di un quarantenne della provincia di Lucca che nell'agosto scorso aveva inviato minacce di morte alla redazione di Controradio, "accusando" l'emittente fiorentina di essere favorevole ai vaccini anti-Covid. L'uomo è accusato di minacce gravi e gli è stato sequestrato il telefono cellulare.
Il presidente Sandro Bennucci ringrazia, anche a nome degli organismi dirigenti dell'Ast, sindacato unico e unitario dei giornalisti, la procura di Firenze, la Digos di Firenze e Lucca, sottolineando che era stata proprio l'Ast a denunciare pubblicamente l'accaduto e a sollecitare una maggiore vigilanza contro simili episodi che si sono susseguiti negli ultimi mesi in Toscana.
«Le indagini ed i suoi primi risultati – spiega Bennucci – rappresentano un'importante risposta a chi pensa che i giornalisti possano essere minacciati e intimiditi solo perché svolgono il proprio lavoro nell'interesse di tutti i cittadini, dal diritto all'informazione e di quella libertà che spesso viene invocata a parole, ma negata da fatti gravi come le minacce ai cronisti».