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Fnsi 24 Giu 2002

Torino, 28 giugno, convegno sulla Comunicazione Pubblica organizzato dalla Subalpina

Torino, 28 giugno, convegno sulla Comunicazione Pubblica organizzato dalla Subalpina

Torino, 28 giugno, convegno sulla Comunicazione Pubblica organizzato dalla Subalpina

La legge sulla Comunicazione Pubblica Il punto sulle trattative contrattuali per gli Uffici Stampa Incontro-Seminario Venerdì 28 giugno 2002- ore 9,30 – 14 - Circolo della Stampa - Corso Stati Uniti, 27 – Torino Legge sugli uffici stampa pubblici: 50 anni di sogni e attese, molti colleghi sono già andati in pensione con quella speranza. Oggi è realtà. Abbiamo anche il regolamento attuativo, ma a tutt'oggi non sappiamo ancora quanto tempo dovremo attendere per avere il primo contratto giornalistico del pubblico impiego. Questa, in sintesi, è la situazione odierna della legge 150/2000 sulla comunicazione ed informazione pubblica, che regola lo status degli uffici stampa pubblici. La strada è ancora lunga, l’avvio della trattativa contrattuale con l’ARAN per la definizione del primo contratto giornalistico nella pubblica amministrazione, è lento e faticoso, ma né la FNSI né le associazioni regionali si presenteranno impreparate alla sfida. La riuscita iniziativa di Napoli del 18 maggio 2002, indetta dalla FNSI, ha fatto il punto sulla situazione e ha individuato i due principali nemici della Comunicazione Pubblica. Il primo è una lobby politica trasversale che non desidera uffici stampa e comunicazione istituzionale, operando in modo astuto e silenzioso, desidera solo lo spoil system portato fino all’estrema applicazione. Il secondo nemico sono i burosauri, in netta riduzione, ma ancora lontani dall’estinzione; continuano a non capire perché il cittadino vuol sapere qualcosa tramite quegli strani individui dei comunicatori e giornalisti, due pericolosi elementi di turbativa del placido mare delle pastoie burocratiche. La legge e il regolamento individuano nei giornalisti pubblicisti e professionisti coloro i quali possono svolgere attività d’informazione negli uffici stampa. Ciò a conferma e riconoscimento del ruolo insostituibile del giornalista nell’attività d’informazione. I requisiti professionali richiesti sono quelli della iscrizione all'Albo dei giornalisti per gli addetti stampa, mentre per i capiufficio stampa, in quanto considerati, per le leggi Bassanini, alla stregua di dirigenti, c'è l'ulteriore necessità di essere laureati. Le persone che per anni hanno svolto attività giornalistica negli uffici stampa, senza essere stati iscritti all'Ordine, dovranno sostenere un corso di formazione organizzato dal Formez o dalla Scuola Superiore della pubblica amministrazione o da enti abilitati al fine di poter continuare a svolgere la propria attività. Anche qui nulla di apocalittico, come qualcuno aveva sostenuto. La legge non è perfetta ma è sostanzialmente equilibrata. Molti dei problemi dovranno poi avere un futuro sbocco nella riforma della legge dell’Ordine, che risente degli anni sia sui titoli e modi d’accesso alla professione, sia sulla definizione stessa di pubblicisti e professionisti. Il seminario volge l’attenzione al vero inizio della trattativa per il primo contratto giornalistico nel pubblico impiego. Oltre alle voci dei relatori, alcuni fanno parte delle delegazioni alle trattative, nel dibattito si vuol raccogliere le problematiche di chi opera sul campo. A causa della moltitudine d’enti e contratti, per giungere a risultati concreti bisogna esplorare fino in fondo un mare vasto e ancora da in parte da scoprire. L’incontro, come consuetudine dell’Associazione Stampa Subalpina, è uno strumento tecnico professionale rivolto a tutti giornalisti, per conoscere e far conoscere gli aspetti dei nuovi o rinnovati "giornalismi", grande obiettivo della FNSI per il terzo millennio, lanciato dal Congresso Nazionale FNSI di Monte Silvano dello scorso anno. La Commissione Uffici Stampa

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