L’8 gennaio 2026 Fnsi e Fieg tornano al tavolo per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro. La decisione degli editori di riaprire il confronto contrattuale è stata accolta con favore dalla Federazione nazionale della Stampa, che torna a trattare forte delle motivazioni che hanno portato alla mobilitazione della categoria e allo sciopero: dopo 10 anni di mancato rinnovo contrattuale i giornalisti hanno bisogno di un immediato recupero di salario e il settore ha bisogno di studiare un contratto nuovo, che non lasci indietro nessuno, soprattutto i giovani.
Pur essendo pronta a proseguire la mobilitazione in tutte le sue forme, responsabilmente – come sempre si è comportata – la Fnsi pensa che il dialogo continui ad essere fondamentale per il bene della categoria. Non ci sfugge la necessità della pace sociale mentre è in corso il dibattito sulla legge di Bilancio dalla quale gli editori si aspettano altri contributi per l’editoria, ma continuiamo a pensare che i finanziamenti debbano servire al rilancio del settore e non al suo funerale, che debbano sostenere il futuro e non essere tossici, che debbano servire all’occupazione e non alla rottamazione dei giornalisti. Un aspetto su cui Fnsi intende proseguire l’interlocuzione con il governo.
L’auspicio è che la decisione della Fieg non sia semplicemente dilatoria, ma che questa volta sia animata da un reale interesse a discutere del futuro e dell’autorevolezza dell’informazione.