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Testate del gruppo Stile Italia Edizioni
Vertenze 02 Ago 2022

Stile Italia Edizioni non paga le spettanze di fine rapporto ai giornalisti che hanno impugnato il licenziamento

Il gruppo di Maurizio Belpietro «commette l'ennesimo atto di protervia verso i lavoratori mandati a casa il 30 giugno», denunciano Alg e Fnsi, che si schierano al fianco dei colleghi «riservandosi, qualora la legalità  non venga ripristinata, di procedere nelle sedi più opportune».

«Stile Italia Edizioni di Maurizio Belpietro commette l'ennesimo atto di protervia verso i lavoratori licenziati il 30 giugno scorso a seguito della procedura di licenziamento collettivo aperta dalla casa editrice e non avallata da alcuna firma del sindacato dei giornalisti». Lo denunciano, in una nota congiunta, Associazione Lombarda dei Giornalisti e Federazione nazionale della Stampa italiana.

«Stile Italia – spiegano –, dopo aver mandato a casa i colleghi evita di pagare le loro spettanze di fine rapporto in modo subdolo, in spregio alle norme previste». L'articolo 28 del Cnlg, infatti, prevede che l'indennità sostitutiva del preavviso, così come il Tfr, debbano essere versati entro otto giorni dalla cessazione del rapporto, ed è già passato oltre un mese da quella data.

«L'argomentazione addotta per il mancato pagamento è l'avvenuta impugnazione del licenziamento da parte dei colleghi. Un atteggiamento sprezzante che suona minaccioso: ti diamo quanto ti spetta per legge e per contratto solo se non impugni il licenziamento», rilevano Alg e Fnsi, che «denunciano con fermezza il comportamento chiaramente intimidatorio dell'azienda e sono al fianco dei colleghi licenziati, riservandosi, qualora la legalità non venga ripristinata, di procedere nelle sedi più opportune».

@fnsisocial

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