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Contratti 17 Gen 2007

Serventi Longhi: "Il dibattito alla Camera è stato di grande rilevanza" Siddi: "Ora il Governo ha le carte per agire"

"Giudico di grande rilevanza il dibattito che si è svolto oggi alla Camera sul grave conflitto tra editori e Sindacato dei giornalisti sul contratto di categoria. Un evento storico: per la prima volta i problemi del giornalismo italiano, quelli che fanno riferimento al lavoro, alle tutele ma anche all'autonomia e alla garanzia della qualità dell'informazione, sono state discusse in modo organico e approfondito da un ramo del Parlamento sulla base della completa e corretta informativa del Ministro del Lavoro, Cesare Damiano". Lo ha sottolineato il segretario generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi

"Giudico di grande rilevanza il dibattito che si è svolto oggi alla Camera sul grave conflitto tra editori e Sindacato dei giornalisti sul contratto di categoria. Un evento storico: per la prima volta i problemi del giornalismo italiano, quelli che fanno riferimento al lavoro, alle tutele ma anche all'autonomia e alla garanzia della qualità dell'informazione, sono state discusse in modo organico e approfondito da un ramo del Parlamento sulla base della completa e corretta informativa del Ministro del Lavoro, Cesare Damiano". Lo ha sottolineato il segretario generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi

"La gravissima situazione delle relazioni sindacali tra la Fnsi e la Fieg, che ha costretto i giornalisti ad attuare finora 16 giornate di sciopero nella carta stampata e nelle agenzie di informazione e 14 nelle televisioni e nelle radio nazionali - aggiunge il segretario - diventa un grande tema di dibattito politico e sociale per le istituzioni e per il Paese. Gli interventi del Capo dello Stato, dei Presidenti delle Camere, del Capo del Governo e di numerosi esponenti della maggioranza e dell'opposizione trovano così una sede, quella parlamentare, di analisi e di proposta che devono vedere le parti interessate disponibili a ricercare senza pregiudiziali il tavolo e le soluzioni possibili. Ribadisco ancora una volta che la Federazione della Stampa non intende sottrarsi alle proprie responsabilità e quindi alla ricerca di ogni soluzione possibile nell'ambito dei tavoli di confronto aperti dal Ministro Damiano sul mercato del lavoro, sul precariato giornalistico, sugli ammortizzatori sociali e sulla previdenza dell'Inpgi, e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Ricardo Franco Levi, sulla riforma dell'editoria". Per la Fnsi "è giunto il momento per la Fieg di mettere da parte una ideologica volontà di scontro e di manifestare concretamente la volontà, richiesta dal Parlamento e dal Paese, di aprire il tavolo contrattuale, evitando così nuove e pesanti azioni di mobilitazione e di lotta. Al Governo chiediamo di proseguire nell'azione di riforma e di mediazione già avviata e che ha individuato finora spazi importanti di confronto e possibili percorsi legislativi per un equilibrato sviluppo del sistema della comunicazione". (ANSA) ''Oltre tre ore di dibattito della Camera dei Deputati sulla vertenza dei giornalisti sono un fatto di rilevanza assoluta e straordinaria''. Lo afferma Franco Siddi, presidente della Fnsi, aggiungendo: ''Sono grato alla presidenza e ai gruppi parlamentari per aver sollecitato e alimentato il dibattito su una puntuale ricostruzione da parte del governo''. ''Oggi appare piu' chiaro - prosegue Siddi - quanto sia inutile il tentativo della Fieg di affogare la categoria dei giornalisti in una vertenza senza fine. In questo modo si ottiene solo lo scopo di inasprire la situazione e di eludere i nodi dell'innovazione, a meno che gli editori non pensino di parlare del futuro solo per invocare assistenza per generare profitti e dividendi senza sforzo''. "La discussione contrattuale - ha affermato ancora Siddi - e' partita dalle rispettive piattaforme. Vanno assunte per andare al merito delle questioni. La Fieg non puo' piu' fare propaganda per giustificare la propria disersione al tavolo del negoziato. Se si sgombra il campo non ci sono pregiudiziali, ma nessuno puo' contare su concessioni unilaterali''. ''La seduta di oggi ha dimostrato - ha detto ancora Siddi - che e' aperta una grande questione del pluralismo e degli assetti di impresa, un conflitto di interessi che ormai va oltre la televisione, che esigono regole nuove valide per tutti, in ogni stagione. Non tutto va scaricato sul contratto, ma ora il governo ha davvero le carte in piu' per agire in maniera incisiva anche oltre l'azione di stimolo e di appello, come sollecitato dal Parlamento''. (Asca)

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