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La manifestazione al Pantheon martedì 8 ottobre 2024 (Foto: @cgilnazionale via X)
Iniziative 08 Ott 2024

Roma, Cgil e Uil in piazza: «Il nuovo ddl precarizza ancor di più il lavoro»

Manifestazione al Pantheon, martedì 8 ottobre 2024, contro il provvedimento in discussione alla Camera. Landini: «Nel testo ci sono cose che sono una e vera propria porcheria, il contrario di ciò di cui abbiamo bisogno». Veronese: «Il governo convochi un tavolo con le parti sociali per discutere un piano volto a eliminare la precarietà nel nostro Paese».

Il collegato lavoro «è un disegno di legge non per il lavoro ma contro il lavoro, perché lo precarizza ancora di più. Di precarietà ce n'è anche troppa. Si conferma che siamo di fronte a un governo che è pericoloso per i lavoratori e per il Paese». È quanto afferma il segretario generale della Cgil Maurizio Landini in piazza della Rotonda a Roma al presidio Cgil-Uil, martedì 8 ottobre 2024, contro il ddl lavoro in discussione alla Camera.

«Ancora una volta questo governo interviene sul lavoro senza mai discutere con chi rappresenta il lavoro, mentre noi gli stiamo chiedendo l'opposto», prosegue Landini, secondo cui nel disegno di legge «ci sono cose che sono una e vera propria porcheria, il contrario di ciò di cui abbiamo bisogno».

Il segretario generale Cgil aggiunge che «noi non escludiamo nulla, nemmeno lo strumento che si chiama sciopero generale. Ne parleremo con le altre sigle sindacali. Il mandato che ho ricevuto ieri dalla mia assemblea generale è di usare questi mesi per una mobilitazione che, se necessario, arrivi anche fino allo sciopero generale. La nostra battaglia in ogni caso non si ferma con questa legge di perché com'è noto abbiamo raccolto le firme per i nostri referendum sul lavoro per dimostrare che questo governo non ha l'appoggio della maggioranza di questo Paese».

In piazza per la Uil anche Ivana Veronese, segretaria confederale Uil. «Siamo qui per manifestare tutto il nostro dissenso e la nostra rabbia verso un disegno di legge che precarizza ancor di più il lavoro nel nostro Paese. Questo governo fa finta di non vedere che già oggi l'80 per cento delle assunzioni avviene con contratti a termine, che ci sono più di 4 milioni di lavoratrici e lavoratori in part-time involontario e 3 milioni di lavoratrici e lavoratori sono sotto ricatto perché hanno un lavoro irregolare o in nero».

Per questo, «diciamo basta con micro-interventi sul lavoro: il governo ritiri questo disegno di legge che, in nome della semplificazione, deregolamenta e cancella diritti e tutele, e convochi immediatamente un tavolo di confronto con le parti sociali per discutere un piano volto a eliminare la precarietà nel nostro Paese, sulla falsa riga di quanto già avvenuto in Spagna, e rilanciare un'occupazione non più povera ma qualificata e remunerata il giusto», conclude Veronese.

@fnsisocial

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