«Alla vigilia dell'appuntamento referendario, l'Assemblea di redazione di Rai Parlamento ritiene preoccupante e non più sopportabile l'attuale carenza di organico che affligge la Testata rendendo complicato garantire la produzione ordinaria - Tg, Rubriche di approfondimento, dirette dalle Aule , Question-time, Programmi dell'accesso - e, allo stato attuale, mette seriamente a rischio la realizzazione delle Tribune referendarie». È quanto si legge nel documento approvato all'unanimità dall'Assemblea di Rai Parlamento, che proclama lo stato di agitazione.
L'Assemblea ritiene «grave che l'Azienda si sia rifiutata di ricevere il Cdr che richiedeva un incontro urgente per trovare soluzioni concrete. E per questo rinnova tale richiesta. A fronte di tutto questo, l'Assemblea all'unanimità proclama lo stato di agitazione, affidando al Cdr un pacchetto di cinque giornate di sciopero».
L'Assemblea è altresì «pronta alla mobilitazione contro il ridimensionamento, nei fatti, di Rai Parlamento. Una testata che va invece potenziata, nell'interesse dei cittadini, soprattutto in attuazione di quanto previsto dall'articolo 11 del vigente Contratto di servizio - continua la nota del Cdr di Rai Parlamento - Vista la specificità della missione della Testata, l'Assemblea impegna il Cdr a chiedere un incontro con i rappresentanti della Commissione parlamentare di Vigilanza». (Ansa, 6 marzo 2025)