«Apprendiamo con sconcerto delle parole utilizzate dal DG Autonomia e Cultura della Regione Lombardia nell'illustrare una proposta di legge sui compiti del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale in ambito regionale. "I tg della terza rete Rai oggi sono di fatto dei TG a carattere nazionale con una piccola appendice, spesso non particolarmente qualificata, che tratta di quanto avviene in regione". Parole gravissime, da cui emerge, da un lato, la palese scarsa frequentazione dei nostri notiziari regionali, dall'altro la mancanza di rispetto per la funzione fondamentale di servizio pubblico che la TGR svolge in Lombardia e in tutte le altre regioni italiane». Lo affermano, in una nota, il Comitato di redazione della Tgr Lombardia e il Coordinamento dei Cdr della Tgr Usigrai.
«Non è chiaro – proseguono – quale sia lo scopo della proposta di legge, nel merito della quale non entriamo. Ma chiariamo sin da subito che l'autonomia dei giornalisti del servizio pubblico non è in discussione. Non siamo, né saremo, il megafono di nessuno. Il nostro faro è uno solo: l'informazione, puntuale, responsabile, plurale, terza rispetto alle istituzioni e alla politica, così come previsto dal Contratto servizio. E unici sono i nostri referenti: i cittadini, italiani e lombardi».