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Rai, Cdr e fiduciari: «Sì allo sciopero e all'iniziativa dell'Usigrai di citare in giudizio l'azienda»
Servizio pubblico 01 Dic 2021

Rai, Cdr e fiduciari: «Sì allo sciopero e all'iniziativa dell'Usigrai di citare in giudizio l'azienda»

«Forte preoccupazione» dell'assemblea dei rappresentanti sindacali dei giornalisti del servizio pubblico «per l'assenza di confronto sul piano industriale che il nuovo vertice aziendale sta provando a far passare a colpi di circolari e decisioni unilaterali che violano ogni forma di relazione sindacale e regola contrattuale».

L'assemblea dei Comitati e fiduciari di redazione della Rai «dà mandato all'Usigrai per l'effettuazione di tutte le forme di lotta necessarie a ristabilire il rispetto delle prerogative sindacali di tutte le giornaliste e dei giornalisti della Rai (reti e testate)», chiede all'Esecutivo «di gestire nelle modalità previste dalle regole sugli scioperi da uno a tre giorni di sciopero delle firme, da uno a tre giorni di sciopero audio video, da uno a tre giorni di sciopero con astensione dal lavoro» e «condivide l'iniziativa dell'Usigrai di citare in giudizio la Rai per comportamento antisindacale». È quanto si legge in un documento, votato all'unanimità, dell'assemblea dei Cdr e Fiduciari Rai.

«Dai tagli delle edizioni dei telegiornali al piano di esodi proposto al Cda – spiega il documento – fino all'accorpamento dei profili social delle testate in vista della partenza del portale unico dell'informazione Rai su cui non c'è ancora un piano. Così come non c'è ancora un confronto sul futuro di 180 giornaliste e giornalisti delle reti. Di particolare gravità anche la circolare, dal carattere liberticida e incostituzionale, sulle partecipazioni esterne dei giornalisti Rai: l'assemblea esprime forte preoccupazione per l'assenza di confronto con l'Usigrai sul piano industriale che il nuovo vertice aziendale sta provando a far passare a colpi di circolari e decisioni unilaterali che violano ogni forma di relazione sindacale e regola contrattuale».

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