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Manifestazioni 17 Feb 2016

"Stop ai bombardamenti di Aleppo", l'appello dei giornalisti

Si è svolta questa mattina nella sede della Federazione nazionale della stampa la conferenza dal titolo "Stop ai bombardamenti di Aleppo: corridoi umanitari per chi fugge". Con il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, e il segretario dell'Usigrai, Vittorio Di Trapani, sono intervenuti Amedeo Ricucci, Tg1, Cristiano Tinazzi, collaboratore de "Il Messaggero", e padre Camillo Ripamonti, direttore del Centro Astalli, che ha chiesto ai giornalisti: "Aiutateci ad abbattere il muro dell'indifferenza".

Si è svolta questa mattina nella sede della Federazione nazionale della stampa la conferenza dal titolo "Stop ai bombardamenti di Aleppo: corridoi umanitari per chi fugge". Con il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, e il segretario dell'Usigrai, Vittorio Di Trapani, sono intervenuti Amedeo Ricucci, Tg1, Cristiano Tinazzi, collaboratore de "Il Messaggero", e padre Camillo Ripamonti, direttore del Centro Astalli, che ha chiesto ai giornalisti: "Aiutateci ad abbattere il muro dell'indifferenza".

"Giornalisti, aiutateci ad abbattere il muro dell'indifferenza". È questo l'appello lanciato oggi dal direttore del Centro Astalli, padre Camillo Ripamonti, sj, dalla Federazione Nazionale della stampa italiana, dove è intervenuto alla conferenza stampa su "Stop ai bombardamenti di Aleppo: corridoi umanitari per chi fugge".
I giornalisti presenti all'incontro, promosso da Fnsi, Usigrai, Associazione dei Giornalisti amici di padre Dall'Oglio e Articolo21, hanno seguito con attenzione l'appassionato intervento di padre Ripamonti, che ha sottolineato come molti giornalisti contattino il centro per avere il racconto di storie, ma specificando anche quali storie si attendano. "Ma le storie che noi vogliamo aiutare a diffondere sono quelle reali" ha concluso il gesuita che ha sollecitato una riflessione europea sulle politiche migratorie. 
Con il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, e il segretario dell'Usigrai, Vittorio Di Trapani, sono poi intervenuti Amedeo Ricucci, Tg1, e Cristiano Tinazzi, collaboratore de “Il Messaggero”, dando testimonianza di quanto visto ad Aleppo, delle sofferenze e dei barili-bomba impiegati dall'esercito lealista siriano.
Infine un collegamento in streaming con un citizen journalist di Aleppo, che ha raccontato la lenta morte di una città, dove per 400mila residenti si prospettano, dopo anni di guerra, mesi di assedio. Fermare i bombardamenti russi di Aleppo è una priorità anche perché l'Isis in città non c'è, da tempo. 

Foto: ‏@GiusyRegina85 e @NamanTarcha

@fnsisocial

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