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Contratti 04 Ott 2006

Prosegue anche oggi lo sciopero degli Uffici Stampa pubblici e privati Le adesioni

“La Segreteria della Fnsi, su mandato della Giunta esecutiva e del Dipartimento Uffici Stampa, proclama uno sciopero di 48 ore dei giornalisti degli uffici stampa pubblici e privati nelle giornate di giovedì 5 e di venerdì 6 ottobre.

“La Segreteria della Fnsi, su mandato della Giunta esecutiva e del Dipartimento Uffici Stampa, proclama uno sciopero di 48 ore dei giornalisti degli uffici stampa pubblici e privati nelle giornate di giovedì 5 e di venerdì 6 ottobre.

La Fnsi attende da anni l’apertura di un tavolo di trattativa per l’accordo quadro previsto dalla legge sulla informazione e comunicazione pubblica. Al momento non è stato ancora fissato alcun appuntamento con il Ministero della Funzione Pubblica, l’Aran e le Confederazioni sindacali. Il diritto al contratto dei giornalisti degli uffici stampa è stato riaffermato solennemente dal Capo dello Stato ed è fissato dalla legge 150/2000”. LE ADESIONI " I giornalisti e le giornaliste dell'Ufficio stampa del Consiglio comunale di Napoli aderiscono alle altre due giornate di mobilitazione e sostengono le iniziative di rivendicazione per il rinnovo dei contratti alla categoria. E' sempre più indispensabile, però, proseguire anche la lotta contro l'ormai incredibile ed odioso atteggiamento dell'ARAN che cerca di rinviare sine die l'apertura di una seria e concreta trattativa per il contratto di lavoro ai giornalisti della Pubblica Amministrazione. Il Consiglio comunale di Napoli nella seduta del 29 u.s. su proposta del Presidente Leonardo Impegno ha approvato all'unanimità una mozione nella quale ha espresso "la solidarietà ai giornalisti degli uffici stampa da parte di tutte le forze politiche" richiamando le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sul "diritto, per i giornalisti, ad avere un contratto di lavoro regolarmente rinnovato”. Il Consiglio comunale ha però voluto aggiungere alle alte parole del Capo dello Stato che a ciò "va garantito ai giornalisti che operano nella Pubblica Amministrazione, il diritto al riconoscimento della loro professionalità." E' in questa direzione che rilanciamo l'appello al mondo politico nazionale per far sì che venga rispettata e finalmente applicata dopo ben sei anni la legge 150." Caro Paolo, Il GUS Nazionale, come nelle altre iniziative nazionali promosse dalla FNSI a sostegno della vertenza della categoria, sarà presente alla manifestazione di Bologna, davanti alla sede della redazione del "Resto del Carlino", con il Segretario Nazionale e il membro della Giunta Esecutiva Nazionale e Presidente GUS Emilia Romagna, Maria Luigia Casalengo, e ovviamente con tutti i Consiglieri Nazionali e Presidenti Regionali, che assicureranno la loro presenza. FRANCO MARIANI Segretario Nazionale GUS Nota congiunta Comitati di Redazione degli uffici stampa della Presidenza della Giunta e del Consiglio Regionale del Lazio I giornalisti degli uffici stampa della Presidenza della Giunta e del Consiglio Regionale del Lazio aderiscono allo sciopero indetto dalla Fnsi per le giornate lavorative di giovedì 5 e venerdì 6 ottobre. Le giornate di protesta sono state decise, anzitutto, a supporto delle generali motivazioni della categoria, prime fra tutte il mancato rinnovo del contratto scaduto da oltre un anno e mezzo e il diffondersi di dosi massicce di precariato. Inoltre continuiamo a chiedere la piena applicazione della legge 150/2000 sulla comunicazione e informazione nella pubblica amministrazione. Dopo il regolamento attuativo e l’atto di indirizzo dell’ex ministro Frattini all’Aran, infatti, manca ancora l’avvio reale della trattativa contrattuale, che dovrà delineare in maniera inequivoca la professione giornalistica nel contratto nazionale del pubblico impiego. I giornalisti degli Uffici Stampa della giunta e del consiglio della Provincia di Napoli aderiscono allo sciopero della categoria indetto per il 5 e 6 ottobre dalla Federazione Nazionale della Stampa per i rinnovi dei contratti. In particolare, il Comitato di redazione ritiene indispensabile proseguire la lotta contro l'inaccettabile comportamento dell'Agenzia per la contrattazione nel pubblico impiego che oppone il silenzio alle richieste della FNSI disattendendo una legge dello stato e rinviando l'apertura della trattativa per il contratto di lavoro per la categoria benché la stessa Federazione della stampa abbia inviato un testo di ipotesi di profilo professionale. Neppure la sentenza della Magistratura, con la quale si è dichiarato il diritto della Fnsi di partecipare alla trattativa, è riuscito a superare il muro di gomma che viene opposto. Il C.d.r. invita i parlamentari che approvarono la legge 150/2000 e che ancora sono presenti nelle nostre istituzioni di far sentire la loro voce: non è tollerabile che una legge resti inapplicata da anni proprio nella pubblica amministrazione "I giornalisti e le giornaliste dell'Ufficio stampa del Consiglio comunale di Napoli aderiscono alle altre due giornate di mobilitazione e sostengono le iniziative di rivendicazione per il rinnovo dei contratti alla categoria. E' sempre più indispensabile, però, proseguire anche la lotta contro l'ormai incredibile ed odioso atteggiamento dell'ARAN che cerca di rinviare sine die l'apertura di una seria e concreta trattativa per il contratto di lavoro ai giornalisti della Pubblica Amministrazione. Il Consiglio comunale di Napoli nella seduta del 29 u.s. su proposta del Presidente Leonardo Impegno ha approvato all'unanimità una mozione nella quale ha espresso "la solidarietà ai giornalisti degli uffici stampa da parte di tutte le forze politiche" richiamando le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sul "diritto, per i giornalisti, ad avere un contratto di lavoro regolarmente rinnovato" . Il Consiglio comunale ha però voluto aggiungere alle alte parole del Capo dello Stato che a ciò "va garantito ai giornalisti che operano nella Pubblica Amministrazione, il diritto al riconoscimento della loro professionalità". E' in questa direzione che rilanciamo l'appello al mondo politico nazionale per far sì che venga rispettata e finalmente applicata dopo ben sei anni la legge 150".

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